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Ucraina: progressi nei colloqui a Berlino

Creato il 18 agosto 2014 da Retrò Online Magazine @retr_online

Sulla questione Ucraina si incominciano a intravedere i primi “progressi” diplomatici, almeno a fronte dell’intesa di massima avvenuta fra le maggiori cancellerie europee. Attualmente sono infatti in corso i colloqui a Berlino per trovare un accordo fra Mosca e Kiev, così da ristabilire una situazione di pace e distensione in Ucraina: una terra ormai da troppo tempo scossa e insanguinata dai combattimenti fra governo regolare e separatisti filorussi. A riferire di questi primi progressi è stato il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov. Nella giornata di ieri erano approdati a Kiev, nella capitale dell’Ucraina, il capo della diplomazia russa, e di quella ucraina, Pavel Klimkin, con l’intento per l’appunto di trovare una soluzione concreta utile a risolvere la crisi che sta attualmente attanagliando l’Ucraina. Il Paese del presidente Poroshenko è infatti precipitato in una profonda crisi economica e strutturale dal novembre scorso. Pare dunque che un’intesa preliminare sia stata trovata, e che sia ora possibile intavolare un vero e proprio negoziato fra le parti in causa. All’incontro avrebbero partecipato anche la Francia col ministro degli Esteri, Laurent Fabius, nonché la Germania con Frank-Walter Steinmeier. Proprio quest’ultimo ha accennato delle difficoltà presenti nel colloquio diplomatico, anche se ha poi sostenuto la presenza di iniziali progressi. Intanto, sul fronte interno, l’Ucraina starebbe ora tirando un leggero sospiro di sollievo: il gruppo paramilitare nazionalista “Pravi Sektor” avrebbe rinunciato a marciare su Kiev, come invece avevano minacciato di fare in una lettera recapitata al presidente Poroshenko. Rimarranno dunque a combattere nelle regioni orientali contro i separatisti filorussi. L’annuncio è arrivato direttamente dal leader del movimento, Dmitro Iarosh, il quale ha ammesso che alcune sue richieste son state esaudite: il siluramento di alcuni dirigenti del Ministero dell’Interno e il rilascio di una serie di militanti. Forse l’Ucraina è a una svolta. La crisi morde, ma la diplomazia sta lavorando a ritmi serrati.

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