Di Gabriella Maddaloni. È già in pericolo la tanto sospirata tregua raggiunta venerdì a Minsk tra Ucraina e Russia. L’agenzia Interfax Ukraine informa che ci sono stati forti bombardamenti vicino l’aeroporto di Donetsk e nell’attiguo quartiere di Avdiivka.
Ci sono stati bombardamenti anche nella città ucraina di Mariupol, località industriale sul Mar Azov. Il Consiglio Municipale locale sostiene che i miliziani hanno attaccato la scorsa notte un check point governativo, a est della città: distrutta una stazione di benzina, morto un civile e ferito un soldato.
In mattinata i filorussi hanno scritto su Twitter che stavano conquistando Mariupol, e hanno accusato l’esercito di aver violato la tregua lanciando su di essi un missile Grad. Il ministro degli Interni ucraino Avakov ha replicato su facebook che “Mariupol è e resterà ucraina”, specificando che invierà rinforzi militari.La situazione è comunque tranquilla, al momento.
Intanto, lunedì dovrebbero entrare in vigore le nuove sanzioni economiche imposte dall’Ue alla Russia durante il Vertice Nato in Galles, ma c’è qualcuno che non ha approvato tali provvedimenti. Si tratta dell’ex premier italiano Berlusconi, che si è espresso così: “Si sta assumendo un atteggiamento ridicolmente e irresponsabilmente sanzionatorio nei riguardi di Mosca. Stanno cancellando il grande lavoro e i risultati che avevamo conseguito noi nel 2002 con Pratica di Mare”.
Anche Papa Francesco, durante l’Angelus domenicale ha detto la sua sulla questione ucraina: “Il dialogo prosegua per arrivare a una pace durevole. In questi ultimi giorni, pur avendo ricevuto notizie poco confortanti, sono stati compiuti passi significativi nella ricerca di una tregua nelle regioni interessate dal conflitto in Ucraina orientale. Auspico che essi possano recare sollievo alla popolazione e contribuire agli sforzi per una pace duratura. Prego affinché, nella logica dell’incontro, il dialogo iniziato possa proseguire e portare il frutto sperato”.