Magazine Politica Internazionale

Ucraina. Volo MH17: il filmato che inchioda i ribelli filorussi

Creato il 18 luglio 2015 da Giacomo Dolzani @giacomodolzani

mh17di Giacomo Dolzani

È passato un anno dal giorno dell’abbattimento del volo MH17 della Malaysia Airlines, che il 17 luglio 2014 venne colpito da un missile terra-aria mentre volava sopra l’Ucraina orientale.
Sul Boeing 777, decollato da Amsterdam e diretto a Kuala Lumpur, capitale malese, viaggiavano 298 persone tra passeggeri ed equipaggio, perlopiù cittadini olandesi, inglesi, australiani e malesi, in viaggio per vacanza o per lavoro, ma circa un centinaio di questi costituivano invece il gruppo dei più illustri esperti e ricercatori nel campo della lotta ad Aids ed Hiv, diretti alla ventesima Conferenza Internazionale sull’Aids; come si disse in seguito infatti, la cura alla malattia poteva essere su quell’aereo.
In seguito all’incidente il Governo di Kiev ed i ribelli filorussi, questi ultimi spalleggiati da Mosca, si accusarono a vicenda di essere i responsabili della strage e, nei mesi successivi, vennero avanzate le più svariate ipotesi sulla dinamica dei fatti, arrivando finalmente alle versioni definitive, sostenute ancora oggi dalle parti in causa: Kiev e l’Occidente affermano infatti che ad abbattere l’aereo fu un missile terra-aria, lanciato dai ribelli filorussi e che era stato fornito loro da Mosca, il Cremlino si dice invece certo che a causare il disastro sia stato l’attacco di un caccia ucraino.
Lo scorso ottobre anche gli esperti del Bundesnachrichtendienst, la branca dell’intelligence tedesca competente per le minacce esterne, si erano espressi a favore della tesi del razzo terra-aria, parlando di una batteria di missili antiaerei di fabbricazione russa di tipo Buk, della quale i ribelli erano venuti in possesso.

A dodici mesi dai fatti, nel giorno del primo anniversario della strage, è stato però pubblicato dal giornale australiano The Daily Telegraph [1] un video, girato con un cellulare dagli stessi miliziani filorussi giunti sul luogo del disastro, che di fatto smonta la versione fornita dal Cremlino e dimostra la colpevolezza dei ribelli sostenuti Mosca.
Nel filmato, realizzato da uno dei comandanti dalla squadra giunta sul posto, si sente una voce impartire ordini ai soldati che, in mezzo alla carcassa ancora fumante dell’aereo ed ai cadaveri dei passeggeri distesi al suolo, svuotano i bagagli ed esaminano gli oggetti sparsi al suolo, accorgendosi così di aver abbattuto un aereo civile.
Da zaini e valige, invece di armi e materiale militare come evidentemente si aspettavano i ribelli, vengono infatti estratti i vestiti dei viaggiatori, insieme ad oggetti come caricabatterie e documenti di viaggio, facendo capire ai miliziani di aver abbattuto un aereo passeggeri; dall’audio si possono infatti ascoltare le parole di uno dei soldati che afferma “sono civili” e “sono stranieri” e si chiede “chi gli ha dato l’autorizzazione a volare sopra quest’area?”.
Il tentativo di trovare un’estrema giustificazione all’abbattimento dell’aereo si sente però alla fine del video, quando un soldato afferma “ho visto cinque paracadutisti lanciarsi da questo aereo, cinque persone si sono lanciate”, nella speranza di dimostrare che invece che un volo civile fosse un aereo adibito al trasporto di militari.
Olanda, Malesia, Gran Bretagna e Australia hanno chiesto l’istituzione di un tribunale delle Nazioni Unite che possa far chiarezza, per quanto possibile, sui fatti, ipotesi alla quale il presidente russo, Vladimir Putin, si è sempre opposto, definendola una decisione “prematura e controproducente”.

da Notizie Geopolitiche



Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :