
Nonostante alcuni team come Ferrari, Lotus e Force India abbiano in più di un'occasione mostrato il loro consenso nei confronti delle scelte fatte dal noto marchio italiano, l'udienza del 20 giugno presso il Tribunale Internazionale della FIA a Parigi potrebbe essere la goccia che farà traboccare il vaso, soprattutto nel caso in cui la Pirelli venga condannata per aver violato l'equità sportiva della Formula 1.
A tal proposito il direttore Paul Hembery ha insistito sul fatto che la casa italiana sia felice di poter finalmente fare luce sul caso, fornendo a tutti la propria versione della storia in modo da poter tornare a lavorare con serenità in futuro, garantendo soluzioni anzichè scuse per scappare da questo sport.

Tuttavia Toto Wolff, direttore esecutivo della scuderia tedesca mantiene la calma in attesa del processo: "Non abbiamo nulla da nascondere. Abbiamo preparato i nostri documenti senza puntare ad un risultato. Siamo pronti ad affrontare qualunque tipo di giudizio, perchè la nostra convinzione è quella di non aver fatto nulla di male."