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Per quanto riguarda la crisi economica, l'accento sara' sulla crescita ed occupazione nel momento in cui il tasso di disoccupazione in diversi stati membri dell'Ue hanno raggiunto record storici, in particolare la disoccupazione dei giovani e la coesione. La Grecia, rilevano i media croati, ritiene anche che a causa dell'aumentata sfiducia dei cittadini verso l'Ue si dovrebbe riaffermare il ruolo dell'Unione „nei loro cuori e spiriti“. Al tempo stesso, l'affrontare la crisi in modo tale da condurre una severa disciplina fiscale, ha influenzato fortemente la coesione sociale, soprattutto nei paesi colpiti direttamente dalla crisi. Per questa ragione, secondo la Grecia, una grande sfida per il progresso e stabilita' sta nella riaffermazione dell'Ue.
I media croati rilevano inoltre che la Grecia durante la sua presidenza vuole svegliare anche una maggiore solidarieta' tra i paesi membri quando si tratta della tutela delle ondate di immigrati per proteggere i confini territoriali e marittimi dell'Ue e ricordano che le ondate di immigrazione, causate dall'instabilita' nelle zone limitrofe europee hanno causato un peso maggiore sugli Stati membri proprio nel periodo della crisi economica quando tutti gli sforzi dovrebbero essere concentrati sulla stabilita' e sollecitazione della crescita economica.
Gia' in questo mese, quindi, la Serbia che aveva ottenuto lo status di candidato nel marzo 2012, iniziera' i negoziati di adesione. Siccome la Grecia non ha riconosciuto l'indipendenza del Kosovo, la posizione greca e' che il nuovo passo della Serbia verso le integrazioni europee e' una buona notizia anche per il Kosovo e „il fatto che alcuni Stati membri dell'Ue non hanno riconosciuto la dichiarazione dell'indipendenza del Kosovo non rappresentano un ostacolo per il progresso nelle relazioni con il Kosovo“. I media croati ricordano che la Grecia e' uno dei paesi che si e' sempre impegnato per le integrazioni dei Balcani Occidentali e proprio durante una delle precedenti presidenze greche all'Ue, quest'attuale e' la quinta da quando Atene fa parte dell'Ue, a Salonico nel 2003 e' stata confermata la prospettiva europea dei Balcani Occidentali che all'epoca includeva anche la Croazia.
Una delle questioni dell'attuale presidenza sara' anche l'avanzamento dei negoziati di adesione della Turchia la quale aveva iniziato i negoziati insieme alla Croazia con pero' un progresso minimale. Tuttavia, nonostante gli annunci, il maggior numero di analisti politici europei ritiene che non sono da aspettarsi grandi opere da parte della presidenza greca fino a quella prossima cioe' italiana. Va detto anche che il senso di questa presidenza e' stato messo in questione da parte di due parlamentari tedeschi, Klaus-Peter Wilsch e Frank Schaeffler i quali alcuni mesi fa hanno dichiarato per il giornale tedesco 'Bild' che secondo loro la Grecia dovrebbe saltare la presidenza europa perche' si tratta di una spesa di 100 milioni di euro per la quale Atene dovra' nuovamente indebitarsi.
Il testo è tratto dalla trascrizione della corrispondenza per la puntata di Passaggio a Sud Est andata in onda il 9 gennaio a Radio Radicale.
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