Ufo sì, ufo no

Da Fishcanfly @marcodecave

Gli ufo sono come le vincite alla lotteria. Capitano sempre agli altri.

La mia espressione di protesta alla notizia "Ho visto un ufo".

Te, al limite, puoi vantarti di aver vinto cento o mille euro, una volta, quella volta famosa, dopodiché la Fortuna ti ha sempre guardato con aria schifata.

Così puoi anche dire di aver visto una luce nel cielo qualche volta, ma bene che va era un satellite o quel cretino di Superman che se ne va in giro perché “il mantello fa fico”.

Sì, sono invidioso, va bene?

Rosico profondamente quando qualcuno mi viene a dire che ha visto un ufo. E più l’incontro è ravvicinato, più rosico.

Mortegliano poi, l’ultimo clamoroso avvistamento,…avrei voluto essere lì.

Non per l’ufo, non per dire “ho visto un ufo”, ma per saltare sui cofani delle macchine e prendere a calci nelle palle lo sconosciuto visitatore. Per sentirmi un po’ come Ray Ferrier ne “La guerra dei mondi”.

Rimandiamo questi bastardi a casa.

Che sia chiaro, non si tratta di velata xenofobia o razzismo.

Non mi importa proprio nulla della loro tecnologia superiore. Anzi, scommetto che sono venuti qui sulla terra solo perché noi abbiamo l’ i-pad e loro no!

Il fatto è che degli ufo ne ho piene le scatole.

Se esistono, li spedirò uno per uno in qualche sperduto buco nero con calci nel culo, così da salvare la prossima progenie di umani rosiconi.

Niente più file segreti di governi, niente più Area 51, niente di niente.

Però che peccato sarebbe. Gli ufo sono un po’ come i barbari nella poesia di Costantino Kavafis: una soluzione per non pensare ai problemi del mondo.

Che aspettiamo, raccolti nella piazza?

Oggi arrivano i barbari.

Perché mai tanta inerzia nel Senato?
E perché i senatori siedono e non fan leggi?

Oggi arrivano i barbari.
Che leggi devon fare i senatori?
Quando verranno le faranno i barbari.

Perché l’imperatore s’è levato
cosí per tempo e sta, solenne, in trono,
alla porta maggiore, incoronato?

Oggi arrivano i barbari.
L’imperatore aspetta di ricevere
il loro capo. E anzi ha già disposto
l’offerta d’una pergamena. E là
gli ha scritto molti titoli ed epiteti.

Perché i nostri due consoli e i pretori
sono usciti stamani in toga rossa?
Perché i bracciali con tante ametiste,
gli anelli con gli splendidi smeraldi luccicanti?
Perché brandire le preziose mazze
coi bei ceselli tutti d’oro e argento?

Oggi arrivano i barbari,
e questa roba fa impressione ai barbari.

Perché i valenti oratori non vengono
a snocciolare i loro discorsi, come sempre?

Oggi arrivano i barbari:
sdegnano la retorica e le arringhe.

Perché d’un tratto questo smarrimento
ansioso? (I volti come si son fatti seri!)
Perché rapidamente e strade e piazze
si svuotano, e ritornano tutti a casa perplessi?

S’è fatta notte, e i barbari non sono piú venuti.
Taluni sono giunti dai confini,
han detto che di barbari non ce ne sono piú.

E adesso, senza barbari, cosa sarà di noi?
Era una soluzione, quella gente.



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