E visto che presto parleremo della Grande Abbuffata e vi racconteremo curiosità e aneddoti con l'aiuto di Gian Marco Tognazzi e del nostro amico attore Marco Paparella, vi regaliamo una testimonianza di Ugo sul film e su come si lavorava con Marco Ferreri, per capire il clima di questo film e di come quattro grandi attori riescono a lavorare insieme..
" Certo girare con Ferreri è stato naturale, è sempre naturale... Ferreri ha il talento di farti apparire tutto naturale... Provi a riflettere sul cast... Mastroianni il divo internazionale, italiano, Piccoli il divo internazionale francese, Noiret il divo nazionale francese, Tognazzi il divo nazionale italiano... Quattro attori abituati ad avere il ruolo principale, a dominare... Eppure non c'è stata la minima controversia, non c'è stato il minimo tentativo di sopraffazione o di reazione... Di solito, se durante una scena a uno capita di dire una battuta di più, di improvvisare, deve aspettarsi che l'interlocutore ne dica a sua volta una di più... Ognuno vuole avere, esige di avere l'ultima parola, e così certe scene si prolungano all'infinito o quasi... Ne "La grande bouffe" abbiamo anche improvvisato, ma accettandoci, collaborando, non lottando, non contrastandoci... Io avevo già lavorato e rilavorato con Ferreri, ma Noiret no, ad esempio... Anche lui, comunque, si è immerso subito nell'atmosfera... Un'atmosfera assolutamente naturale... Ferreri ha lasciato la torta lì a decomporsi... Le cose accadevano come nel film o quasi... Le galline circolavano per casa e s'ubriacavano d'Armagnac... Ho passato un pomeriggio a contemplarne una sbronza marcia che girava ininterrottamente intorno a un albero... E un'altra accanto girava in senso contrario, rotazione e rivoluzione... Ognuno di noi, poi, aveva i suoi impegni, altri lavori che lo aspettavano... Così Ferreri lo faceva morire, e lo lasciava libero... I superstiti avevano l'impressione che fosse morto sul serio, si sentivano più soli... Non si trattava di recitare, si viveva la solitudine... Il primo ad andarsene è stato Mastroianni, poi è stato Piccoli, quando è toccato a me, Noiret era addirittura impressionato... Non morire, mi ha detto, io ho paura... Ferreri riesce in simili giochi di prestigio... Lui non ti rifà mai fare una scena... Se la scena non ti è riuscita, sa dove tagliare e ricucire... Ma è difficile che una scena non ti riesca con lui... " (Ugo Tognazzi) fonte: www.ugotognazzi.com
Per chi vuole conoscere curiosità e altre storie su questo film l'appuntamento è per il 25 aprile ore 20 presso La Tognazza di Velletri (via Colle Ottone Basso, 84). Info e prenotazione allo 06 9625352 - [email protected]
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