"Laura per tutti: intervista a Laura Raffaeli a cura di Simona Lancioni.
C’è una Laura prima dell’incidente. C’è una Laura dopo l’incidente. C’è una Laura che ci sentiva e vedeva bene. C’è una Laura che non vede più e ci sente poco. C’è la Laura presidente dell’associazione Blindsight Project, c’è quella che gestisce un blog personale e ne promuove uno in tema di donne con disabilità sensoriali. C’è una Laura che scrive un “diario di bordo” per uscire dal “buco nero” in cui talvolta si cade. C’è mamma Laura. C’è una Laura che ritrova se stessa davanti al mare. Non sono tante Laure diverse. E’ una Laura sola che riesce ad essere a e a fare tante cose diverse. Il suo nome completo è Laura Raffaeli e l’abbiamo intervistata."
Poi iniziano le domande, che sono le seguenti, per leggere pure le risposte scarica l'intervista da QUI
- Chi è Laura Raffaeli?
- Quando la disabilità entra nella vita delle persone spesso ne sconvolge il palinsesto. Com’è cambiato, se è cambiato, il tuo modo di relazionarti agli altri e al mondo?
- Artù è il nome del tuo cane guida. E’ semplicemente un ausilio, o è qualcosa di diverso? Quali attività condividete?
- Gestisci un blog personale, sei fondatrice e presidente dell’associazione Blindsight Project (che si occupa di disabilità sensoriali), sei attiva sul fronte della sicurezza stradale in collaborazione con l’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada (AIFVS), hai promosso iniziative in tema di accessibilità del cinema e dell’informazione, scrivi libri… Quali gratificazioni ti danno tutte queste attività? Quali delusioni?
- Sei tra le promotrici Pink Blindsight, un blog attento alle problematiche delle donne, con particolare attenzione a quelle con disabilità sensoriale (cieche e sorde). Ci racconti qualcosa di questa iniziativa? Quali riscontri avete avuto sinora?
- L’11 agosto scorso, a Scalea (Cosenza), è andata in scena l’anteprima di “Laura per tutti”, uno spettacolo teatrale che hai scritto insieme a Lindo Nudo (che ne è anche regista), e che è interpretato dalla brava Elena Fazio. In esso si rappresenta la tua storia di vita. Anche cose molto difficili, come dire a tuo figlio quasi diciassettenne che sua madre sarebbe rimasta cieca per sempre. Vuoi parlarci di questo spettacolo? Cosa si prova a “mettersi a nudo” pubblicamente? Perché hai scelto di farlo?