Quando si dice “Napoli“, non si nomina solo una città ma l’insieme di arte, cultura, storia ed emozioni che meritano di essere raccontate e conosciute in tutto il mondo.
Passeggiare in città e fermarsi ad ammirare le bellezze che la circondano, sentire ad ogni angolo il richiamo della cultura che regna sovrana in una cornice inimitabile come quella napoletana, è un privilegio da concedersi almeno una volta nella vita e questo lo hanno capito bene Piero e Alberto Angela, gli ideatori del programma televisivo ‘Ulisse il piacere della scoperta’, che hanno scelto come argomento di un’intera puntata proprio la città di Napoli.
Un’occasione ghiotta per presentare al meglio una città che non ha nulla da invidiare alle altre bensì può essa stessa destare invidia, una trasmissione dedicata alla straripante cultura partenopea. Tra i vari luoghi che saranno presentati, particolare attenzione sarà data al Cimitero delle Fontanelle, luogo di culto macabro, fascinoso e indiscutibilmente suggestivo, un posto che non tutti forse ancora conoscono ma che merita di essere visto.
Situato non lontano dal rione Sanità ( appunto in via Fontanelle), uno dei più antichi rioni di Napoli, il Cimitero delle Fontanelle fu pensato per permettere la sepoltura di tutte quelle persone decedute a causa di terribili epidemie che colpirono la città o di tutti quelli che non essendo benestanti, non potevano permettersi una degna sepoltura.
I resti delle persone sepolte al Cimitero delle Fontanelle sono conservati con cura da circa quattro secoli, in un luogo che col tempo ha suscitato l’interesse e la curiosità di molti visitatori che sono recati sul luogo per conoscere più da vicino la vera storia della tradizione napoletana. Molte leggende e molti miracoli sono associati a questo luogo, per molti solo storielle, per altri verità nascoste.
Il Cimitero delle Fontanelle resterà chiuso al pubblico Domenica 21 Dicembre, per rendere possibili le riprese televisive in modo che gli appassionati di cultura potranno visitare virtualmente questo luogo attraverso la trasmissione condotta da Alberto Angela, e convincersi ad andare prima o poi sul luogo per vivere da vicino l’esperienza di cultura e tradizione che si fondono tra loro.