“Informiamo le SS. VV. che il 16 u.s. si è svolta una qualificata riunione tematica del Comitato regionale dell’INPS finalizzata alla verifica dell’andamento della gestione dell’invalidità civile.
La partecipazione a questa riunione era stata allargata ai Dirigenti delle Direzioni Prevenzione e Servizi Sociali della Regione Veneto, e ai Rappresentanti degli Istituti di Patronato, tutti componenti del “Tavolo Tecnico sull’Invalidità Civile”, costituitosi, anche grazie alla Disponibilità della Regione Veneto, il 4 giugno 2012 presso l’INPS regionale.
Com’è noto, Regione, Aziende ULSS e INPS sono, per effetto della legge 102/09, strettamente interconnessi nell’ambito del procedimento che conduce alle concessioni e alle provvidenze economiche.
Per l’Assessorato regionale al Sociale, la dott.ssa Annalisa Basso è intervenuta nel dibattito che si è sviluppato dopo l’esauriente relazione della Direzione regionale INPS, nelle persone del dott. Antonio Pone e della dott.ssa Sonya Boncompagni.
E’risultata assente la Direzione Prevenzione.
La riunione ha fatto emergere importanti positività che si stanno sviluppando a livello locale.
Positivamente si riscontrano la generalizzata riduzione del fenomeno del silenzio-assenso e il progressivo allargarsi dello sviluppo della “cooperazione applicativa” tra gli applicativi delle Aziende ULSS e quelli INPS.
Invece, negativamente, si registrano criticità e ritardi, messi in luce in svariati interventi presenti in alcune realtà territoriali: si veda, ad esempio, la incomprensibile difficile situazione all’Azienda ULSS n. 22 di Bussolengo, che rifiuta ogni dialogo operativo con l’Istituto, con conseguenze negative per l’utenza.
Al tempo stesso, pare emergere una dilatazione dei tempi di attesa per la prima visita, in misura diversa presso le varie Aziende ULSS della regione.
Per evitare il riproporsi dei tempi lunghi d’attesa (insopportabili per le persone disabili e non autosufficienti nell’iter per l’accertamento della effettiva invalidità civile soggettiva, diventa fondamentale uno stretto raccordo operativo tra Regione, INPS e Aziende ULSS, per consentire di massimizzare la presenza dei medici INPS nell’ambito delle commissioni integrate, garantendo in tal modo il numero legale.
Nel confidare nell’attenzione delle SS. VV. a quanto sopra riportato e in attesa di riscontro, ringraziamo e cordialmente salutiamo”.
Dalla replica effettuata alle interrogazioni sopra riportate sembra che l’Ulss di Bussolengo non si sia resa conto dell’importanza della velocità nella definizione delle pratiche di invalidità civile che può essere conseguita attraverso il rispetto del disegno organizzativo, comprensivo delle procedure informatiche realizzate a tale scopo, e la continua ricerca di forme di collaborazione con l’Inps. Il tempo è importante per gli utenti in particolar modo per i soggetti interessati all’invalidità civile.
Fino a questo momento non si hanno notizie positive da parte della struttura sanitaria di Bussolengo. Il problema è aperto e non verrà dimenticato.