“Ho bisogno di una sostituzione il prossimo 31 maggio alla sesta ora, e ho pensato subito a te, ‘povna, ti dispiace?”.
“Ovvio che no, firmo subito, grazie!”.
Pare che suo figlio grande si sia qualificato ai giochi sportivi con un ottimo tempo, e ora debba andare a Roma per la finalissima. E, così, all’improvviso, Mickey Mouse tira fuori dal cappello il regalo più atteso, ma imprevisto. Domani, per la prima volta dopo ben due anni, la ‘povna sarà presente in classe ufficialmente, firmando sul registro, per trascorrere quella che si annuncia come l’ultima lezione insieme a loro.
Poiché questi accordi sono stati presi già la settimana scorsa, lei ha potuto preparare tutto con (relativo) anticipo. Oggi – con l’aiuto di Esagono (che l’ha trasferita in file apposito, e stampata con il plotter: “Che formato ci metto, ‘povna?”; “Quello che preferisci, grazie, qualsiasi A-Grande andrà bene” – lui manca poco la ribalta, ma poi ci si mette e l’accontenta, perché tutti e due sanno benissimo che questo gesto, il fatto che sia proprio l’attuale coordinatore dell’Onda ad aiutarla a cucite il filo dell’addio con loro tutti, è un modo anche per dire molto altro, e sancire un reciproco riconoscimento di valore) e di Calvin (che bussa alla porta dei Merry Men con il suo sguardo bello: “Ecco il rotolo, professoressa, non l’ho letto, ché tanto ce lo darà domani”) – la ‘povna ha stampato la lettera di addio, parte seconda (che è stata legata con lo spago, e prima letta, dai suoi uomini del bosco – gli unici, tra gli alunni, in grado di comprendere quello che c’è tra lei e l’Onda, perché, a loro modo, si stanno ritagliando un proprio ruolo). Domani preparerà le copie singole, e poi le dediche per Calvin e Corto (Nana l’ha già avuta per il compleanno). Intanto, escono le commissioni, ci sono da scrivere ancora molti pezzi di tesine; e da stampare i progetti.
E ancora, intorno, le mille ultime cose che si ammassano: Holly che si è rotto la clavicola, Nurejev che piange, le relazioni, la commissione tosta, le ripetizioni a Glauco (Maculati) al pomeriggio, i questionari finali dei progetti, la firma dei programmi (e per fortuna che alle medie dei voti, alle assenze e a tutto il resto ci pensano, rispettivamente, i Merry Men all’unisono e Scugnizzo), i regali di matrimonio per le figlie dei colleghi. Sempre più giù, nel vortice, a rotta di collo, tra i fumi della stanchezza e del sonno.
Ma tutto questo, in fondo, cosa importa. La ‘povna pensa a loro.
Magazine Racconti
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