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“Ultimamente mi sveglio felice” di Lisa Corva

Da Vivianap @vpicchiarelli

ultimamente-mi-sveglio-feliceLa protagonista? Ha le unghie dipinte di blu, si veste sempre con qualcosa che luccica, dorme con due cellulari sul cuscino. Quanti anni ha? Non importa. L’importante è che sogna di innamorarsi, ancora. E forse per questo legge ogni giorno, su un giornale distribuito in metropolitana, una poesia. La legge come se fosse un oroscopo, come se predicesse il futuro. E sbaglia. Farebbe meglio, invece, a stare attenta a un uomo incontrato su Facebook… Un libro sulla reversibilità (e irreversibilità) dell’amore, su etero che diventano gay (ma non viceversa), madri post-hippy in ospedale e badanti clandestine che piovono dal cielo. Ma soprattutto sull’amore ai tempi di Facebook e chiuso dentro un iPhone.

Trieste, Londra, Milano e una protagonista, Asmara, o Benedetta (la protagonista preferisce di gran lunga essere chiamata con il secondo nome), una donna dall’età indefinita  e indefinibile, che mette smalto blu e illumina  tutto ciò che indossa con paillettes, dorme con due cellulari sul cuscino e lavora come profumiera. Ogni capitolo inizia con una breve poesia che Benedetta o Asmara  legge quasi come un oroscopo, come se quelle frasi stampate le possano predire il suo futuro, il suo destino. Un destino  e la ricerca dell’amore, quello vero anche ai tempi di Facebook e dei social network.

Un libro particolarissimo, a cominciare dal modo in cui la protagonista ci viene presentata: l’autrice, infatti, ricorre a un modo tutto personale di fare, un po’ sarcastico e spigliato. La voce narrante è quella di un ipotetico spettatore che ci racconta le esperienze di vita della protagonista del libro, un occhio estraneo che scruta tutta la vicenda e che ci strappa qualche sorriso, necessario, a volte, per non farsi travolgere dalla drammaticità di certi passaggi.


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