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Ultime letture tra saggi, fantasy, gialli e YA

Creato il 25 agosto 2014 da Mrsfog @tulipano_bianco

In questi giorni ho letto tanto, ho letto bene, ho letto libri freschi come un bicchiere d’acqua o densi come un buon liquore.

Il tempo stringe, la scadenza per il mio progetto si avvicina e se tutto va bene potrò informarvi, anche se in maniera troppo concisa rispetto a tutto quello che vorrei dire.

Vi lascio con qualche consiglio di lettura:

 

Maigret a scuola di Simenon

Ultime letture tra saggi, fantasy, gialli e YA

Letto in un pomeriggio, come tanti altri suoi gialli, rimane una solida certezza di lettura scorrevole ma profonda. Trovo sempre incredibile l’abilità di Simenon nella costruzione dei personaggi e delle dinamiche all’interno di piccoli gruppi di persone, la sua conoscenza dell’animo umano e delle sue piccole cattiverie.

Mi lascia pensare il fatto che Simenon è stato a lungo considerato uno scribacchino per la sua prolificità e il tipo di genere scelto, osteggiato dalla cultura dell’epoca.

Per fortuna la letteratura è varia e abbiamo libri e scrittori per ogni gusto, ogni stato d’animo e ogni momento della nostra vita. Basta saperli incontrare.

 

Divergent di Veronica Roth.

Ultime letture tra saggi, fantasy, gialli e YA

Un libro che sancisce il mio ritorno al fantasy, ad anni di distanza da Asimov e Gibson, e il mio primo incontro con la categoria dello YA (Young Adult) di cui ho letto molto in giro. La lettura mi ha appassionato anche se rispetto ai nomi citati prima sembra di leggere Topolino. Eppure il libro è estremamente godibile, appassionante, con un buon ritmo e delle idee interessanti. I futuri distopici (una realtà alternativa eppure simile alla nostra) li ho sempre trovati accattivanti. Ci sono delle ingenuità, un po’ di previdibilità ma l’eroina imperfetta e coraggiosa si fa amare. Se ne avrò l’occasione leggerò gli altri due capitoli della saga e vedremo se il sistema costruito dall’autrice regge anche sulla lunga distanza.

 

La trilogia delle gemme (Red-Blue-Green) di Kerstin Gier

 

Si tratta di tre grossi volumi prestatimi dal mio giovane fratello e morosa. Pensavo mi sarebbero durati almeno un paio di settimane e invece li ho letti in tre giorni. Uno al giorno. Anche qui si intrecciano fantasy e YA, un’eroina imperfetta e coraggiosa e un’appassionante storia d’amore ma, invece di descrivere un futuro prossimo, la Gier ci porta a spasso nella storia inglese. La protagonista infatti viaggia nel tempo, con tutti i pericoli e le possibili ripercussioni a cui il tema ci ha ampiamente abituato. La trilogia risulta molto più femminile rispetto al primo volume della Roth, sia nella scrittura che nell’approccio narrativo, ma l’ottima cura nella costruzione dell’intreccio e nella ricerca storica ne fanno un prodotto di buona qualità. Un po’ troppo discorsivo forse ma sempre molto piacevole da leggere.

 

Di mamma ce n’è più d’una di Loredana Lipperini

Ultime letture tra saggi, fantasy, gialli e YA

Per concludere questo excursus letterario ecco un saggio, il primo che abbia mai finito di leggere e di cui non riesco a trattenermi di parlare da giorni con chi ha la sfortuna di capitarmi sotto tiro. Si tratta di un’analisi dettagliata e approfondita sulla situazione della donna italiana negli anni zero e dieci, con riferimenti continui alla situazione femminile in Europa e Stati Uniti e un occhio di riguardo ai fenomeni web, vere cartine tornasole dell’evoluzione del pensiero sociale. La mia copia è piena di orecchie e sottolineature e penso potrei parlare dei singoli capitoli per giorni. Consiglio di leggerlo per capire le dinamiche che si instaurano nella nostra società, la guerra non sempre silenziosa tra le donne, la ricerca di modelli di riferimento, lo spaesamento della donna e della madre di oggi lasciate sole dalla società in balia di giudizi, pregiudizi e informazioni così numerose e contraddittorie da risultare spaventose. L’assunto dell’autrice, che condivido pienamente, è che la femminilità e la maternità si esprimono in maniera talmente personale e unica che invece di accapigliarsi per decidere quale debba essere il modello giusto bisogna imparare a rispettare e tutelare le diversità di ciascuna donna. Se poi si riuscisse a scardinare l’idea dominante della madre come unica depositaria della salvezza della prole (e per estensione del mondo) sarebbe ancora meglio. Basta con l’equazione maternità uguale sacrificio. Basta con la guerra tra natura e scienza. Sì a una genitorialità condivisa e all’equilibrio tra antico e moderno.

 

Conclusioni

Probabilmente la Lipperini è la scrittrice più vicina alla fantascienza tra quelle di cui ho parlato in questo post. Ma a noi ragazze piacciono le sfide, siamo pronte a lottare per le nostre idee, per il nostro senso di giustizia e per le persone che amiamo. Quindi armiamoci di coraggio e intelligenza e scardiniamo i luoghi comuni della nostra società, così come fanno le eroine imperfette che lottano contro sistemi sociali crudeli, ma mai subdoli come il nostro.

 


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