Riprendo in mano le redini di questo mio blog. Lo so, l’ho trascurato un bel po’, e probabilmente continuerò a farlo; il fatto è che non sono particolarmente in vena di assecondare le varie aspirazioni e idee che mi vengono. Ho la testa altrove. Tuttavia, mi fa molto piacere vedere che il sito continua a ricevere visite nonostante non lo aggiorni da un po’. Quindi, grazie per seguirmi. E scusatemi se non mi sono fatto vivo, ma spero di poter avere occasione di farmi perdonare, magari scrivendo nuovi e appaganti post.
Ma ora torniamo alle cose non-serie. “Ultimi film visti” è una vecchia rubrica che inaugurai in uno dei miei primissimi blog, dove pubblicavo dei post contenenti mini recensioni di film che avevo visto di recente. Da appassionato di cinema, ho sempre tentato, invano, di inserire questa mia passione nei post che scrivo. A parte qualche recensione, infatti posso definire questo blog una casa di racconti e brani di pura fantasia, alternati a post personali o articoli completamente demenziali, più che un luogo dove cui parlare di cinema è routine. Oggi riprendo in mano questa vecchia rubrica, usando la scusa della crisi creativa per parlare della mia passione preferita. Inoltre, so quanto possano essere noiose le recensioni lunghe, quindi, almeno in questa rubrica, mi limiterò a dare una veloce opinione sui film visti in modo da scrivere brani utili e di facile lettura. Se un film richiedesse una recensione più approfondita scriverò degli articoli appositi. Ovviamente, le critiche sono sempre accette. In questo primo appuntamento parlerò di: A-Team, The Losers, Toy Story 3 – La grande fuga e Baarìa.
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Come giudicare un film tratto da un telefilm storico e di culto come A-Team? Semplice, basta mostrare la pellicola a chi non ha mai visto la serie originale. Infatti, a parer mio i film tratti da telefilm famosi sono più per avvicinare spettatori nuovi e casuali che accontentare appassionati accaniti dell’opera da cui sono tratti. Diciamo subito che A-Team mi è piaciuto, e direi molto, visto il genere. Infatti, tendo a giudicare i film a seconda del genere, e visto che A-Team è un film d’azione, per antonomasia il genere più banale, direi che questo film bisogna proprio promuoverlo. Infatti, è una pellicola che intrattiene, diverte, sbalordisce. La storia, mai banale e zeppa di colpi di scena, funziona. Amerete i personaggi, interpretati egregiamente da attori molto bravi (c’è Liam Neeson!), e in più tutto è costruito con un reparto tecnico solido e funzionante. Insomma, se amate i film d’azione dovreste recuperare di corsa questo A-Team. Se siete appassionati della serie originale guardatelo… Ma non dite che non vi avevo avvisati. Promosso
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Ancora film d’azione con The Losers. Ultimamente mi sono molto appassionato a questo genere, quindi appena esce un film che promette un’ora e mezza di sparatorie e salti acrobatici, io sono il primo della fila al botteghino. Purtroppo, a differenza del sopra recensito, questo film non mi è piaciuto molto. Nonostante alcune trovate registiche molto funzionali, è un film abbastanza scontato che non aggiunge molto ai film di genere. E’ tratto da un fumetto, quindi capisco che il lavoro cinematografico avrebbe potuto comunque aggiungere poco all’opera, tuttavia i personaggi ne escono costruiti male, e la struttura narrativa è lenta e banale. Bellissima Zoe Saldana che mi ha regalato una bellissima scena di combattimento indossando un pantalone aderente rosso. Che dio la benedica. Piccola nota: questo film è tamarro, una caratteristica che non mi è dispiaciuta. Bocciato.
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Parlare bene di Toy Story 3 – La grande fuga sembra essere quasi scontato visto l’enorme successo che ha riscosso dalla critica e dal pubblico. Io, da grande appassionato dei primi due capitoli, ero molto entusiasta di questo seguito e lo difendevo a spada tratta quando c’era chi lo attaccava, accusandolo di essere l’ennesimo seguito prodotto per soldi, non sapendo che la Pixar è sempre stata molto cauta verso i seguiti (prima, infatti l’unico seguito da loro prodotto era Toy Story 2, ora invece sono stati già annunciati i seguiti di Cars e Monsters & Co.), a differenze di altri studi d’animazione. Toy Story 3 mi ha un po’ deluso. Devo dire che mi è piaciuto, ma non mi ha catturato come i suoi capitoli precedenti. Strutturalmente parlando è molto simile al secondo, e questo non me lo sarei mai aspettato da uno studio di menti geniali come la Pixar. Insomma, diverte, appassiona, e l’ultima parte è commovente tanto che quasi anche io, uomo rude dal cuore di pietra, stavo per prendere il fazzoletto. Tuttavia non ha quell’atmosfera tipica delle produzioni Pixar, ossia quel senso di magia misto a serenità che da sempre mi ha legato alle loro pellicole. E’ comunque un film che gli amanti dei primi due capitoli devono vedere, ma non è il capolavoro che mi aspettavo. Promosso.
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Parlare di Baarìa senza menzionare il finale sembra un’impresa ardua, ma ci proverò. Giuseppe Tornatore, uno degli autori più importante del panorama cinematografico italiano, ci regala questo amarcord zeppo di citazioni. Costellato da decine di comparse e personaggi in secondo piano che vedono grandi volti noti, Baarìa è la storia del tempo che passa in un paese siciliano che subisce la guerra, prova la ripresa italiana del dopo-guerra, e vive altre situazioni, il tutto mostrato dal punto di vista di una coppia di amanti che crescerà con l’avanzare del film. Diciamolo subito, è un film che non mi ha convinto appieno. L’intera pellicola sembra un insieme di cortometraggi senza capo nel coda, proprio perché le scene che si susseguono, non solo non sembrano avere un nesso tra di loro, ma danno la sensazione di essere un insieme di immagini di qualche spot pubblicitario. Ogni elemento è trattato in modo marginale, e niente arriva sul serio allo spettatore. Inoltre, i due personaggi principali non hanno profondità, e i due attori che li interpretano sembrano scomodi in due parti abbastanza banali. A salvare la pellicola arriva il finale, ma mi sembra ingiusto giudicare due ore e mezza di film per un’idea originale. Quel che è chiaro è che il film è un omaggio allo stile di vita paesano dei villaggi campagnoli della Sicilia di inizio secolo; a dimostrazione di ciò c’è la provenienza dei i visi noti che appaiono durante il film che, non vorrei sbagliarmi, è siciliana per tutti. E’ un film che consiglio ai siciliani e agli amanti del cinema d’autore, il resto del pubblico ne stia alla larga. Bocciato.
Voi avete visto qualcuno di questi quattro film? Siete d’accordo con le mie opinioni?