Ultracafonal - Daniela Santanchè

Singolare come un certo tipo di donna forma la propria idea nel proprio cervello. Prendete ad esempio una delle più attraenti, affascinanti, belle (intelligenti???) donne della politica italiana Daniela Santanchè e sentite cosa ha da dire a proposito della carriera politica di tutte quelle “statiste” che oggi siedono non solo in Parlamento ma in un qualsiasi scranno del nostro Paese. La Santanchè giustifica l’”operato” delle sue colleghe con un paragone che calza a pennello per quanto irriverente possa essere: "... in questo Paese non c’è più il modello Iotti, anche se Nilde Iotti è stata la prima amante e forse ha fatto la Presidente della camera perché era l’amante di Togliatti ... e cosa diciamo, che la Iotti era un Escort? Non credo ... era semplicemente una donna innamorata del capo del Partito Comunista e poi è diventata Presidente della Camera ... se oggi ci fossero quei giornalisti, quegli intellettuali così sofisticati di sinistra, cosa direbbero di Nilde Iotti, che è diventata Presidente della Camera perché era la donna del capo?". Profonde intuizioni di una donna che a dire il vero di intuizioni nella sua carriera ne avute tante, specialmente “profonde…”. La stessa donna che non più di due anni fa sentenziava “Vorrei fare un appello a tutte le donne italiane. Non date il voto a Silvio Berlusconi, perché Silvio Berlusconi ci vede solo orizzontali, non ci vede mai verticali. Il cavaliere non ha rispetto per le donne, lo dimostra la sua vita giorno dopo giorno. Ha detto a quella ragazza precaria di sposare un miliardario: non è questa la soluzione del precariato. Il voto a Berlusconi è il voto più inutile che le donne possano dare. Berlusconi ha sempre utilizzato le donne come il predellino della sua Mercedes: un punto d'appoggio per sembrare più alto dei veri nanetti di cui si circonda”.