Oggi è il 30 dicembre siamo vicini alla fine dell’anno e come molti mi ritrovo a fare un bilancio una sorta di resoconto dell’anno che sta per concludersi in un baleno vedo davanti a me immagini flash ricordi cosa conservare e cosa cancellare è difficile scegliere forse impossibile da attuare i giorni sembrano lunghi i mesi interminabili poi alla fine dell’anno ti fermi a pensare al tempo passato e ti rendi conto che potresti riassumerlo in poche parole pochi concetti anno di merda no non è questo il concetto giusto tutti dicono che il 2011 è stato terribile l’anno della crisi della caduta di Berlusconi delle alluvioni dello spread di Monti del governo tecnico ma è l’annus horribilis soprattutto perchè gli italiani non hanno i soldi per comprare l’I Phone al figlio quindicenne e pensano quindi che essere poveri è brutto essere poveri è da comunista essere ricco invece è capitalista e il capitalismo vince sempre in tutti i Paesi in tutte le epoche anche in Italia ne abbiamo bisogno l’Euro prima ci salva poi ci ammazza prima ci tiene a galla e lo vogliamo tutti poi vorremmo tornare alla lira ma la lira il marco e il franco non ci sono più come anche la pesetas e ora che li abbiamo rimpiazzati non possiamo tornare indietro nel tempo ecco perchè allora a fine anno si fanno i bilanci perchè si cerca l’errore dove ho sbagliato cosa avrei potuto fare che non ho fatto e come posso rimediare i dubbi sono tanti e quando si sente lo scorrere del tempo si pensa sempre che non ce n’è stato abbastanza per fare tutto e allora ci si intristisce e si rimanda all’anno successivo quindi la vita è rimandare arrovellarsi fare e disfare e tentare di fare quello che non si è fatto prima la vita è una clessidra la cui sabbia non è mai troppa anzi scarseggia e mette ansia col suo andamento costante e uguale per tutti l’uguaglianza è rassicurante la diversità spaventa destabilizza mette a confronto essere gay è una malattia essere nero fa schifo vogliamo tutti essere bianchi eterosessuali e ricchi lo abbiamo chiesto a Babbo Natale quest’anno sotto l’albero e ce lo aspettiamo nel 2012 le aspettative sono tante Paolo Fox a mezzogiorno su rai due dirà che il 2012 sarà un anno fantastico per i segni d’aria e tutti crederemo che questa è la verità perchè ne abbiamo bisogno ci servono speranze e sogni per andare avanti la speranza è tutto e sognare fa bene anche agli adulti non solo ai bambini che credono ancora che Babbo Natale venga giù dal camino ma va bene così io sogno tanto sogno tutti i giorni e questo mi fa andare avanti ogni mattina mi sveglio con la speranza che qualcosa di fantastico stia per accadere poi la sera vado a letto e anche se non è successo nulla nella mia vita sono felice per il solo fatto di averci pensato di averlo aspettato e di averlo sognato e se non ho sognato abbastanza quest’anno vedrò di farlo l’anno prossimo ecco quello che mi aspetto dall’anno nuovo di sognare di più può sembrare banale eccessivamente sentimentale il 2011 si è portato via tanti sogni quelli di Amy Winehouse che ne nasce una ogni dieci anni come lei quelli di Steve Jobs che però in parte sono stati realizzati ma chissà quanti rimarranno per sempre in un cassetto e forse dovremmo smetterla di aspettare aprire quei cassetti e farli uscire tutti perchè il tempo potrebbe non bastare perchè potrebbe arrivare qualcuno con un’idea migliore e concretizzare quello che noi abbiamo solo saputo idealizzare perchè non facciamo altro che lamentarci della crisi dei politici delle città sporche della malasanità delle forze dell’ordine assenti dei disordini della mafia della Chiesa che si impiccia della cronaca nera che parla solo di ragazzine scomparse e poi ritrovate morte dei talk show dove non si fa altro che litigare e gridare delle banche dei mutui della terza settimana dello stipendio che non basta dei giovani bamboccioni del lavoro precario stop i cambiamenti spaventano ma la non evoluzione è ancora peggio quindi la diversità è l’unica cosa che potrà salvarci tutti.
Buon anno.