Terry Gilliam e Cristiana Capotondi
Show del regista di ‘Brazil’ alla seconda giornata dell’Umbria Film Festival con il corto ‘The Wholly Family’: ‘’Grazie Garofalo, per averci dato i soldi e lasciato in pace’’. Poi sul debutto nella lirica con ‘The damnation of Faust’, appena finito a Londra: ‘’Ho accettato perché ero depresso e si è rivelato il più grande successo che ho avuto in questi anni’
La Capotondi: ‘È stata una meraviglia vedere l’Italia attraverso gli occhi di Terry’’
‘’Sono reduce da Londra dove ho appena finito, solo tre settimane fa, la mia prima opera lirica ‘The damnation of Faust’. E’ stato un successo pazzesco, incredibile. Progetti futuri? Ora sono disoccupato ma, visti i tempi, posso dire che non sono l’unico ma in compagnia di una schiera di persone’’
E’ un Terry Gilliam show quello che ha dominato la seconda giornata dell’Umbria Film Festival dove il regista è ormai di casa. Dopo averne disegnato il logo, da quest’anno è infatti anche presidente onorario della kermesse umbra.
Prima di presentare il suo corto ‘The Wholly Family’, Gilliam torna ancora per qualche momento al suo debutto nella lirica, quel ‘The damnation of Faust’ di Hector Berlioz messo in scena con l’English National Opera a Londra. ‘’Un’opera quella di Berlioz di difficile successo. Ci ho messo un anno per prepararla nella mia testa. Cinque settimane di prova, novanta persone sulla scena e poi questo successo incredibile. Avevo accettato questo progetto, io che nella mia vita avevo visto al massimo cinque opere, solo perché ero depresso. La cosa che non volevo fare si è rivelato il più grande successo che ho avuto in questi anni’’.
Poi torna alla Napoli visionaria del corto ‘The Wholly Family’, prodotto da Pasta Garofalo e interpretato da Cristiana Capotondi e Douglas Dean, nei panni di una coppia benestante americana e Nicolas Connolly (‘’non aveva mai recitato prima, né in un film né a scuola’’, sottolinea Gilliam), in quella del capriccioso figlio di dieci anni. ‘’A San Gregorio Armeno ero rimasto colpito da quelle teche di vetro con all’interno la sacra famiglia. Ecco sono partito dalla voglia di dissacrare l’idea di famiglia – racconta Gilliam – e dalla figura del Pulcinella, simile a un joker, che incarna l’anima di Napoli. Poi ho preso gli attori e li ho gettati nella pazzia di questo film e di questa città e, con mia sorpresa, sono sopravvissuti’’. Spazio anche ad una stoccata, seppur implicita, alle major di Hollywood con cui il regista ha sempre avuto un rapporto tormentato. ‘’Voglio dire grazie a Garofalo, per averci dato i soldi e lasciato in pace’’.
Accanto al regista anche l’attrice Cristiana Capotondi che, dopo aver ironizzato sul suo inglese con accento italiano, fa un bilancio di questa settimana di riprese passata al fianco del regista di ‘Parnassus’. ‘’Per me che sono una patriottica, specie in questo anniversario dei 150 anni, è stata un’esperienza meravigliosa vedere l’Italia e gli italiani attraverso gli occhi di Terry. A Napoli, dove si vive la vita tra mille difficoltà, tutto poi è all’ennesima potenza’’.