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Un abbraccio al gusto di latte

Da Mammapiky @mammapiky

UN ABBRACCIO AL GUSTO DI LATTEAllattare si dice sia il gesto più naturale del mondo, l'attaccamento più spontaneo di un cucciolo alla propria mamma, il legame reciso all'interno che però all'esterno si ricuce. Tutto vero, lo confermo, tutto bello, magari non così automatico come si descrive, ma vero. Non tralasciamo che sia pure faticoso eh e che spesso ci vuole un po' per avviarlo ma il dopo, se si può e se si vuole, merita e va vissuto. Ho allattato Cestino 20 mesi e lo sto facendo ancora con Cicina ma con lei la situazione mi sta sfuggendo di mano e gli aspetti belli e piacevoli che questo momento porta con se, stanno lasciando spazio a tensioni e malumori. I risvegli notturni senza un perché ma dettati solo dal desiderio spasmodico di "tetta" e i momenti della giornata complicati dalla stessa richiesta e che influiscono anche sui suoi pasti, mi dicono che forse e' ora di darci un taglio e provare il grande distacco. Ecco, se non è detto che sia facile iniziare ad allattare, non lo è di sicuro smettere. Di questo si parla poco. Provo a farlo e analizzo i fatti.
Anzitutto c'è una disparità di opinioni che fa paura. Il pediatra fa la propaganda all'allattamento fino al compimento della "maggiore età" una cosa del tipo "Donne avete le tette? Usatele!" incitandoti al topless ad oltranza, ma amici e parenti con bocca a uovo, sguardi al cielo e ditino inquisitore si scandalizzano manco stessi girando un porno e giù di “Ecco perché non dorme, ecco perché non mangia, ecco perché non c..a!...toglile ‘sta tetta e buona notte” io, che solo a sentire la parola Buona Notte mi commuovo, sarei lì lì per cedere, se quell’insegna al neon che ho in testa, con scritto 2 anni, smettesse di lampeggiare. Che poi se l’antitesi fosse pediatra contro amici/parenti, potrei pure avere le idee chiare, ma la realtà è che anche tra “gli addetti ai lavori” c’è disparità di pensiero, ad esempio il medico del pronto soccorso dove mi sono fatta ricoverare qualche giorno fa, così giusto per farci un giro, mo mi lascia agonizzante sul lettino quando ho osato confessare che “Mia figlia ha un anno e che io ancora la allatto”. L’operatore del 118 ridacchiava pure ed io lì a prendermi ‘sta paternale che manco a 18 anni, mentre virus imprecisati s’impossessavano di me per un rave party di quelli seri. Poi c’è pure questa cosa che una mamma, se non vuol salire all’Inquisizione, per i figli deve fare le cose uguali: 20 mesi per lui, 20 mesi pure per lei, i conti son presto fatti: ne mancherebbero ancora 8, la Buona Notte può attendere. Altra questione: che latte si usa? Pediatra n°1: “Ma quello vaccino è chiaro! Meglio se fresco e intero che i bambini non devono stare a dieta!” Pediatra n° 2: “Ma quello di crescita è chiaro! Se proprio deve usare il vaccino, no fresco, no intero e con l’aggiunta di acqua!” Il Principe per non sbagliare ha riempito il frigorifero con la collezione completa, lei superbamente, per il momento li schifa tutti. Infine, e l’ho lasciata per ultimo perché è il nodo più difficile da sciogliere, c’è l’aspetto morale: il suo, ma più che altro il mio, perché nonostante le due prugne secche che mi ostino a chiamare tette, nonostante qualche bel taglio vampiresco qua e la, le occhiaie, gli scleri e tutto il resto, io quei momenti li amo come non mai e lascio che si “sfami” quando e come vuole, lei soddisfatta e appagata sorride, io la avvicino ancor di più e piano le sussurro cose segrete che solo noi sappiamo: è il nostro abbraccio che dura da 9 mesi + 1 anno… farne a meno non sarà facile.

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