Un addio lungo una stagione (By Scare82)

Creato il 22 settembre 2013 da Simo785

In principio furono i cinesi. Grande società specializzata in grandi costruzioni a stuzzicare la voglia di Massimo Moratti. Graduale disimpegno dal suo giocattolo preferito in favore di soci desiderosi di investire in una società a perdere. Poi problemi burocratici hanno impedito questo accordo che sicuramente avrebbe favorito la costruzione del nuovo stadio interista. Poi è stata la volta del Filippino Thohir, giovane capitano d’industria facente parte di una famiglia che fatto fortuna con le comunicazioni e l’immagine. Thohir ha già esperienza in fatto di sport professionistico occidentale essendo socio di una franchigia NBA e padrone di una squadra di calcio del campionato statunitense. Ma niente di tutto questo è paragonabile all’essere padrone dell’Inter, una delle società più gloriose e seguite del panorama calcistico mondiale. Forse il nuovo proprietario può fare bene a questa società. Le Filippine sono uno stato immenso e la tournee della scorsa stagione ha dimostrato quanta passione ha questo popolo per il grande calcio. Inoltre Thohir ha disponibilità economiche molto rilevanti e grandi idee per il futuro della società.

Ma la notizia è che per la seconda volta un Moratti lascia la società di famiglia. Dopo Angelo anche Massimo abbandona il comando della sua creatura, anche se forse resterà in società suo figlio Angelomaria Moratti che molti vedevano come l’erede designato della dinastia dei petrolieri milanesi al comando della società.

Massimo Moratti ha vissuto momenti terribili alla guida della sua società. Drammi sportivi, umani e giudiziari ma non si è mai fatto sopraffare dagli eventi. Drammi sportivi come il campionato che non voleva arrivare, giornate come il 5 Maggio 2002, la finale di coppa uefa persa ai rigori nel 1997, l’abbandono di grandi campioni che sanno di tradimento come Ronaldo. Drammi umani, uno fra tutti la scomparsa del Cipe, Giacinto Facchetti, già giocatore, capitano, dirigente e per ultimo presidente dell’Internazionale. Drammi giudiziari sia a favore che contro come lo scandalo calciopoli, le mai chiare plusvalenze e calciopoli.

Massimo Moratti ha vissuto momenti memorabili alla guida della sua società. Sotto il suo comando e grazie ai suoi soldi sono arrivati sotto la madonnina neroazzurra fior fiore di campioni soprattutto sudamericani come Ronaldo, Roberto Carlos, Zanetti, Cambiasso, Crespo, Milito, Cordoba, Recoba, Adriano ma anche italiani e non solo come Vieri, Pagliuca, Djorkaeff, Eto’o, Sneijder, Branca, Toldo, Stankovic, Blanc, qualche acquisto non proprio azzeccatissimo e molti dei migliori tecnici, due nomi su tutti Mourinho e Mancini.

Massimo Moratti ha riportato alla Milano neroazzurra la gioia dello scudetto dopo più di vent’anni e non si è accontentato, dopo anni di miserie, di vincerne uno, ma 5 di fila insieme a svariate Coppe e Supercoppe d’Italia.

Massimo Moratti ha riportato alla Milano neroazzurra la gioia di sollevare al cielo la Coppa dalle Grandi Orecchie per la terza volta, dopo i due successi del padre negli anni 60.

Massimo Moratti non si è accontentato, ma ha fatto tutto in un’unica stagione il 2009/2010 l’anno del Triplete. Questo ciclo vincente cominciato da Mancini, rifinito da Mourinho e terminato con Leonardo ha fatto di Massimo Moratti il presidente più vittorioso della storia ultracentenaria dell’Inter. 5 Scudetti, 4 Coppe Italia, 4 Supercoppe, 1 Coppa Campioni, 1 Mondiale per Club e 1 Coppa UEFA. 16 trofei sollevati al cielo. Sommati a quelli del padre, 7, fanno 23 trofei portati in dote dalla famiglia Moratti sui 39 complessivi della storia neroazzurra.

Tutto ha un’inizio e una fine, ma tutti i tifosi neroazzurri si augurano un giorno di rivedere un Moratti alla guida della società per ricantare ancora una volta ORA E PER SEMPRE MORATTI PRESIDENTE.

Grazie veramente di tutto Massimo. Sarai sempre il Presidente (con la P maiuscola) dei tifosi interisti della mia generazione.


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