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un’altra alternativa

Creato il 07 novembre 2012 da Gaia

Un’alternativa – un’altra! – all’alleanza Pd-Sel che sta mettendo in difficoltà tanti di noi, e alle braccia spalancate di Grillo in cui rischia di finire chi scappa dal resto. Nonostante il sito brutto, potrebbe promettere bene – la sto scoprendo e leggendo adesso. Non voglio rassegnarmi a non votare alle prossime elezioni nazionali, e cerco disperatamente un’altra proposta. Questo, buttato in mezzo, sembra essere il loro programma (spero che usino il sistema dei punti, si legge molto meglio che un paragrafo indistinto). Inutile dire che a grandi linee lo condivido, e che mi piace perché chiaro e deciso, ma bisogna saperne di più.

  • la rinegoziazione delle normative europee che impongono politiche economiche recessive;
  • un progetto di riconversione di ampi settori dell’economia in grado di rilanciare rapidamente l’occupazione con migliaia di piccole opere di evidente e immediata utilità collettiva;
  • un piano di riassetto del territorio nazionale e dei suoi usi mirante a garantire la sicurezza dei cittadini e la riduzione del consumo di suoli agricoli;
  • un’imposizione fiscale equa ed efficace (estesa ai patrimoni e alle rendite finanziarie nonché alle proprietà ecclesiastiche);
  • il potenziamento degli interventi a sostegno delle fasce più deboli e dei presidi dello stato sociale;
  • il ripristino delle tutele fondamentali del lavoro e dei lavoratori;
  • la sperimentazione di modalità di creazione diretta di occupazione, anche in ambito locale, affiancata dall’introduzione di un reddito di cittadinanza;
  • l’attuazione di forme di sostegno e promozione delle esperienze di economie di cooperazione e solidarietà;
  • l’investimento a favore della scuola e dell’università pubblica, a sostegno della formazione, della cultura, della ricerca e dell’innovazione;
  • il rispetto pieno e immediato dei referendum 2011 sui beni comuni e contro la vendita ai privati dei servizi pubblici locali;
  • un’effettiva riforma del sistema dell’informazione e del conflitto di interessi;
  • il pieno riconoscimento dei diritti civili degli individui e delle coppie a prescindere dal genere e l’accesso alla cittadinanza per tutti i nati in Italia.
  • una reale azione di contrasto dell’evasione fiscale e della corruzione;
  • il ritiro da tutte le operazioni di guerra e l’abbattimento delle spese militari;
  • la definitiva rinuncia alle grandi opere (a cominciare dalla linea Tav Torino-Lione e dal ponte sullo Stretto);
  • l’abrogazione delle leggi ad personam (che sanciscono la disuguaglianza anche formale tra i cittadini);
  • la previsione di un tetto massimo per i compensi pubblici e privati e l’azzeramento delle indennità aggiuntive della retribuzione per ogni titolare di funzioni pubbliche.

Mi dispiace sapere che la base di Sel si sbatte per far votare Vendola, e intanto quest’altra cosa nasce in alternativa a loro, ma il destino della sinistra, critica e indisciplinata secondo me per sua stessa natura, è di essere divisa, di unirsi e disunirsi. Per me il compromesso alle volte va fatto, ma non sulle cose veramente importanti, e la coerenza è più importante del potere: non vogliamo il potere per se stesso, ma per poter cambiare il mondo secondo le nostre idee. Altrimenti a che serve?


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