Un’altra manovra è possibile

Buon lunedì.
Inizia un’altra settimana di merda. Ma siamo fiduciosi, potrà sempre andar peggio.
Vi preparo il caffè? Forse no, è meglio prenderlo al bar. Quello di casa è aumentato da un paio di giorni.
In ogni caso, il caffè aiuta a non pensare a questa grossa crisi. Io, ad esempio, al quarto caffè prima di mezzogiorno dimentico la crisi economica e comincio a preoccuparmi per la crisi cardiaca che incombe. Non lo reggo tanto, il caffè. Al massimo tre.

Con l’iva portata al 21%, il governo ha deluso un po’ tutti. Io ci sono rimasto proprio male, non tanto perché dovrò ridurre l’acquisto di pornazzi, ma soprattutto perché ho scoperto che questi non sono considerati beni di prima necessità. Per me è difficile da accettare.
E l’aumento annuo della spesa familiare? Ne vogliamo parlare? La mia famiglia è numerosa: c’è Sylvia, c’è Jenna, c’è Brigitta, c’è Jessica che mo sta pure nei casini per una storiella da niente.
Sì, va bene, sono poligamo. E allora?

Il mio dirimpettaio, Eustachio Ibrahim bin Montemurro, per tutti Stacchiuccio il Terronista, ha ben undici mogli, anche se, di norma, riesce a farsene solo otto.
E’ l’ex allenatore dell’ex squadra femminile di calcio a cinque dell’ex parrocchia del quartiere.
Si sono convertiti insieme, squadra e allenatore, l’11 settembre del 2007. E no, le Torri Gemelle non c’entrano nulla. Semplicemente, era il primo giorno utile per farlo dopo il Vaffa Day dell’8 settembre. Ci stavano già pensando da un po’, e dopo quell’evento non ebbero più dubbi: meglio saltare la staccionata. Poi venne anche il Famiglia-tradizionale-cattolica-eterosessuale-benpensante-bipartisan-sposatainchiesa-legale-giammaidifatto-Day, fugando ogni remora residua.
In seguito, le prese tutte come mogli, cinque titolari più cinque riserve e una massaggiatrice.
Ora sono credenti ferventi. Hanno persino votato Magdi Allam alle ultime regionali, anche se poi passarono un brutto periodo dopo che feci notare a Stacchiuccio il nome completo del candidato, Magdi Cristiano Allam. Fu un duro colpo per lui, e fu allora che riuscì infine a rendere donne le tre riserve rimaste. Guarda caso erano le più cesse.

Intanto, in Germania della crisi se ne sbattono. L’Università Freie di Berlino ha persino i soldi per inventare l’auto che si guida col pensiero. Pare che in questo modo si potranno ridurre un sacco gli incidenti perché il comando dal cervello andrebbe direttamente alla macchina, senza passare per la gamba, riuscendo a frenare ben 130 millisecondi in anticipo.
A me sembra invece di sedersi su una sedia elettrica, dovendo il conducente indossare un caschetto collegato al computer dell’auto. Magari a molti appassionati di motori starà venendo duro solo al pensiero di poter avere un rapporto morboso e diretto con la vettura, ma ci sono aspetti poco chiari: come reagisce l’auto mentre io, fermo nel traffico, immagino di mettere a pecorina la milf imbottigliata nella corsia opposta? Potrei ancora fare all’amore con Brigitta a duevventi orari in autostrada contromano? Sono particolari dai quali non si può prescindere.
D’altra parte, tale brillante invenzione mi ha suggerito un’idea per una Manovra alternativa, davvero utile ai cittadini nell’immediato, oltre che in futuro. Dato che i comandi di accelerazione e frenata sono impartiti dalle onde cerebrali, propongo di far testare l’auto a Maurito Gazparri su una strada chiusa da un muro solido. E sì, direte voi, ma se il suo cervello non è in grado di frenare, non sarà neanche capace di partire.
La soluzione è semplice: basta una strada in discesa.