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Un'altra vita

Creato il 18 ottobre 2012 da Odio_via_col_vento

 

Un'altra vita

William Shih-Chieh Hung, Moonlight

E continuo a sognarti.

Mi pare che tu sia soltanto nel mio ricordo e nella mancanza che io provo ancora, sempre, di te. Mi pare, probabilmente ingiustamente e ingenerosamente, che proprio coloro che avrebbero "dovuto" amarti di più siano anche i più lontani, ormai, ognuno immerso nella sua vita, una vita così diversa e così lontana da quella che tu conoscevi.

Mi pare, continua a sembrarmi, che io sia l'unica che vive la stessa vita, come se questo mantenermi uguale ad allora possa prolungare il perdurare del tuo ricordo, il farti viva nei miei pensieri, il materializzare la tua presenza fra le cose che conoscevi.

È una illusione. Ma è tutto ciò che mi resta: pensarti. E col pensiero talvolta arriva anche il sogno.

 

Un ospedale, una lunga corsia, luci fredde, aloni di luce lungo un corridoio, echi di voci. Ma tutto deserto. Un padiglione di ospedale che ho conosciuto, una scala in fondo, guardo in alto, su per la tromba delle scale. Ti affacci da sopra, scendi lungo il corrimano, ti muovi senza camminare e senza alcun peso, sei un bianco spirito sospeso anche nel sogno. 

Nessun colore, più, nemmeno quell'arancione che ti ha accompagnata a lungo, nei miei ricordi.

La tua voce, quasi felice, ma soltanto "quasi". Sembra più un annuncio, un racconto, un discorso ripreso ma mai interrotto.

"Sono qui per la bambina, hai detto". Ma era subito chiaro che non parlavi di tua figlia.

Mi sono sporta ancora di più, come per vedere qualcuno o qualcosa oltre di te. Ed era chiaro in quel momento che l'ospedale era un reparto maternità ed era nato qualcuno.

"Io non potevo più farne" hai detto. "Di bambini", hai ribadito, come se non fosse abbastanza chiaro.

"La bambina - hai detto ancora - allora la farà un'altra".

Buio. Le luci si sono spente, anzi no, sono sparite di colpo. Ho cercato di afferrarti ma mi sembrava di nuotare nel buio. Non c'era più un ospedale, un luogo, la scala. Strisciavo nel niente, il niente mi si capovolgeva addosso. Non c'eri più nemmeno tu. Solo il ricordo della tua voce.

Mi sono svegliata e piangevo. Tutte le volte che ti perdo, ti perdo di nuovo, piango.

 

Tre giorni dopo ho saputo che la moglie di tuo fratello aspetta un bambino. Anzi, una bambina.

 


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