Si sta per chiudere un altro anno di blogging e di scrittura.
Chi mi conosce sa che il mio conteggio degli anni di attività va da agosto ad agosto, e non da gennaio a gennaio.
Da settimana prossima sarò offline per una sospirata vacanza, ma Plutonia Experiment rimarrà attivo, anche se a ritmi leggermente ridotti (nemmeno più di tanto, a dire il vero).
Una delle novità che ho introdotto tra il secondo semestre del 2012 e il 2013 è proprio la programmazione anticipata di articoli, recensioni e altro. Utile per non trovarsi impreparati nei momenti in cui altri impegni mi impediscono di bloggare come vorrei.
Ma qual è stato il bilancio di questa stagione?
Vediamo un po’.
Iniziamo col fare due conti. Pubblico articoli all’incirca 360 giorni l’anno, con una media di 550 parole ad articolo.
Il che, calcolatrice alla mano, vuol dire che dall’agosto scorso a oggi ho scritto circa 198.000 parole.
Però!
Ci aggiungiamo anche i circa 30 articoli annuali (15.000 parole) per L’Ultimo Blog a Sinistra, arrivando così a 213.000 parole.
C’è poi la gestione ordinaria del Tumblr sull’Orlo del Mondo e di Plutonia Lab, i miei due tumblr blog di sole immagini, che mi porta via in totale un’oretta a settimana.
Senza dimenticare il coordinamento dalla Round Robin Due Minuti a Mezzanotte, giunta alla seconda stagione.
Imperdibile! (credo)
Capitolo narrativa: quest’anno ho scritto meno racconti rispetto al solito e nessun romanzo lungo.
Mancanza di tempo, di energia e a volte di motivazioni mi hanno portato a calare i ritmi e a dedicarmi maggiormente al blog. A ogni modo ho pubblicato alcuni ebook (soprattutto racconti di media e breve lunghezza). Trovate tutto in questa pagina, come sempre, e nel sottopancia del blog, dove espongo i racconti meritevoli d’attenzione.
Facendo un calcolo molto approssimativo credo di aver scritto circa 70.000 parole di narrativa, da agosto 2012 ad agosto 2013. Compresa la game novel a puntate, Tomato Moth.
La soddisfazione più grande me la sta dando la novelette I Robot di La Marmora, che oramai viaggia verso le 150 copie digitali vendute (sul solo Kindle Store) in due mesi e qualche giorno dalla data di pubblicazione. Non male, per un’autoproduzione. Tanto che sto già lavorando al seguito (ma forse ve l’avevo già detto).
Dunque, tra una cosa e l’altra, arriviamo più o meno a 283.000 parole totali scritte e pubblicate.
Alla faccia dello stimato web guru italiano che aveva definito noi altri scribacchini digitali dei “barboni”, così, tanto per gradire, solo perché non abbiamo certificati di autorevolezza rilasciati da chissà chi.
Poi, certo, molte cose non sono andate per il verso giusto, quest’anno, e in linea di massimo ho registrato un imbarbarimento del Web italiano.
Però sono ancora qui, nonostante gli scazzi e gli insulti, e dopo le vacanze si riprende più o meno con gli stessi ritmi.
Alla faccia di chi dice che tanto questo non è un lavoro, bensì solo una passione per ammazzare il tempo.
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(A.G. – Follow me on Twitter)