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Un altro mondo

Creato il 05 luglio 2011 da Mdalcin @marcodalcin

Un altro mondoAvevo finito da pochi giorni il romanzo “Pesca alla Trota in America” di Brautigan. Ero in treno e stavo leggendo il primo racconto della raccolta “Finzioni” di Borges. In questa vicenda, il grande scrittore argentino narrava di un mondo, interamente inventato da un gruppo di uomini: intellettuali, scienziati, storici, etnologi, biologi, ingegneri, linguisti. Un gruppo di squinternati, che avevano scritto libri su libri nei quali descrivevano la storia, la geografia, il grado di progresso tecnologico, gli usi, i costumi, la letteratura, la lingua, l’arte, le guerre, di questo pianeta interamente inventato dalle loro fervide menti. Lentamente però questa realtà immaginata inizia ad espandersi e avere contatti con la nostra realtà, a materializzarsi (ad esempio vengono ritrovati  oggetti, monili, facenti parte dell’arte del mondo inventato) fino al punto di fagocitare interamente il nostro mondo.

Arrivato a casa dei miei genitori sono andato a fare una passeggiata. Mi piace vedere i mutamenti del mio paese rispetto a quando ero piccolo. Mi diverto a fare quello che Debord chiamava Deriva, un’esperienza attiva di psicogeografia.

E quando sono arrivato in piazza a Castello di Aviano, sulla bacheca a fianco del vecchio bar ho trovato una manifesto pubblicitario che diceva “Pesca alla trota ad Aviano”.

Che strano effetto mi ha fatto! Ha creato immediatamente in me le suggestioni surreali del libro di Brautigan, Pesca alla trota in America” però mescolate con la realtà del mio paese. Che straniamento! Poco ci mancava che vedessi Brautigan uscire dal vecchio bar. Il gorgoglio dell’acqua della fontana dietro di me, ero lo stesso dei ruscelli del Montana. Sono dovuto entrare al bar e farmi un bel bicchiere di rosso per tornare interamente nel mondo reale.

Effettivamente aveva ragione Borges. La letteratura e quindi i mondi immaginati da una persona possono attraverso delle brecce (in poster in questo caso) invadere il mondo reale. La mente di un americano morto suicida nel 1984(Brautigan)  ha creato una realtà alternativa, una bolla estranea al reale, che venticinque anni dopo, per mezzo di un poster affisso nella piazza di Castello d’Aviano, in Friuli Venezia Giulia, mi ha inghiottito e ha invaso il mio paese natale,  mescolandosi a questo e creando in tutto e per tutto un altro mondo.

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