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Un altro pericolo per le api arriva dall’Oriente

Creato il 23 marzo 2012 da Amandacastello2010

Un altro pericolo per le api arriva dall’Oriente

Le api sono in pericolo!
E questo già lo sapevamo tutti; i cambiamenti climatici e l’inquinamento hanno modificato l’habitat di questi piccoli e colorati insetti, importantissimi per l’equilibrio della natura.

Ricordiamoci che l’ape ha uno specifico compito: l’impollinazione dei fiori. Senza api non ci sarebbe la fioritura che tanto amiamo guardare e non ci sarebbero, di coseguenze, nemmeno più frutti.

Come sempre Madre Natura ha le idee chiare ed ha riservato ad ogni animale, sia grande che piccolo, un proprio ruolo che serve da sempre a mantenere l’equilibrio del Pianeta.

Un altro pericolo per le api arriva dall’Oriente

È arrivato dall’oriente un altro pericolo per le api che sta facendo preoccupare i produttori di miele del nord e centro Europa e gli ambientalisti: il calabrone asiatico chiamato anche vespa mandarina.

Ha la testa color arancione e molto larga, in paragone alle altre specie. La mandibola è grande, arancione, con un dente nero.
Il torace ha un caratteristico color dorato. Le zampe anteriori sono color arancione con tarsi marrone scuro; quelle centrali e quelle posteriori sono color castano scuro. Le ali dell’insetto sono di color grigio-marrone scuro.

Il calabrone gigante asiatico si può trovare in Primorsky Krai, Corea, Cina, Taiwan, Indocina, Nepal, India, Sri Lanka, ma è più comune nelle aree montane del Giappone.

La cosa che preoccupa di più è che è un predatore inesorabile che caccia gli altri grandi insetti come le api, le altre specie di calabroni e le mantidi.

Si pensa che il calabrone asiatico sia riuscito ad emigrare dalla sua terra e ad entrare nel continente europeo, attraverso le importazioni di piante cinesi, già nel 2004. Quindi, è riuscito a colonizzarsi in diverse zone europee.
Pochi esemplari di questo calabrone sono in grado di distruggere circa 30.000 api, in sole due ore.

Un altro pericolo per le api arriva dall’Oriente

Si sta diffondendo velocemente ed è arrivato anche in Italia.

Le api asiatiche sono “attrezzate” a combatterlo, ma le api europee sono estremamente vulnerabili!
Ci sono alcuni metodi per salvare le api, ma la Protezione civile invita a non sperimentare facendo troppo fai da te per non rischiare di essere punti in modo eccessivo.

Le punture inflitte sono molto dolorose. In realtà la specie risulta più aggressiva quando è alla ricerca del cibo, mentre un attacco collettivo si può verificare in prossimità del nido.
Gli apicultori utilizzano un metodo molto artigianale fatto di alcol e soluzione zuccherina che attira si i calabroni, ma anche molti insetti!
Quindi, chiedete aiuto e siate prudenti. Niente allarmismi, ma prudenza!
Apriamo gli occhi e proviamo ad individuare l’eventuale pericolo, poi facciamoci aiutare!

 


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