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Un amore da paura

Creato il 09 aprile 2014 da Hermosa @DeOrnatuMulieru
C'è tutta una categoria di film/libri che evito accuratamente e sono quelli "di paura". Ognuno ha i suoi limiti e non è sempre detto che debbano essere tutti superati e vinti. Io, quando una notte tornando a casa , dopo aver visto Il sesto senso, mi sono riuscita a tranquillizare solo quando ho pensato che se fossero apparsi dei fantasmi mi sarebbe bastato ascoltarli per non correre rischi, ho capito cristallinamente quali sono i miei. Sicchè non guardo più film del genere. E se so che Mister Hermoso è in vista di lunghi viaggi, non guardo nemmeno Criminal Minds, a scanso equivoci. 
Purtroppo, questa consapevolezza l'ho maturata negli anni. Per cui ho letto Poe (che però rileggerei), ho visto L'esorcista e mi sono anche cimentata con Hitchcock. Di questo famosissimo regista ho visto ben due suoi film: uno- La donna che visse due volte- addirittura sul grand schermo, in non mi ricordo più che rassegna cinematografica. Siccome non mi aveva spaventato poi tanto, ho visto Uccelli. E sospetto che è stato allora che ho iniziato a sviluppare una certa consapevolezza dei miei limiti. 
Psycho però no, mi sono sempre rifiutata di vederlo. Mi bastava la fin troppo famosa scena della doccia per sapere che mi avrebbe inquietato troppo e troppo a lungo. 
Tutta questa luuunga premessa per dirvi che io di guardare un film che si chiama Hitchcock non avevo proprio nessunissima intenzione  
Un amore da paura
Io volevo giusto vedere com'erano truccate e vestite Helen Mirren e Scarlett Johansson, capire come avessero mai reso Hoplkins somigliante al maestro del giallo e poi cambiare canale.   
Solo che mi sono trovata davanti a un film che non parlava di sbudellamenti e terrore, non costruiva suspence tremende e non insinuava orrori nell'ombra. Mi sono trovata davanti alla storia di un uomo dalla mente brillante, arrogante e allo stesso tempo buffo e insicuro, e di una donna, sua moglie, forse ancora più brillante di lui, più dimessa ma molto più consapevole del suo lavoro. E sono rimasta ben volentieri ad assistere al racconto del loro amore e del loro rapporto, fino al trionfo finale. 
Certo, se avessi mai visto la locandina prima, con quel suo bel claim, magari avrei potuto intuirlo anche da sola. Invece l'ho scoperto così. Ma non è stata per niente una cattiva  scoperta. E la Mirren e Hopkins sono così bravi, ma così bravi che riescono, per luce riflessa, a rendere accettabile pure quel pesce lesso della Johansson!


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