Leggendo Un amore proibito di Karen Robards, le mie rotelle han cominciato vorticosamente a girare ( e non solo quelle, diciamocelo chiaramente). E quindi, care amiche, perché non rendervi partecipi del mio
travaglio interiore? Se devo sintetizzare la mia impressione su questo libro potrei dire:
“Il fascino travolgente del disgusto e il percorso di comprensione dell’inconcepibile”Mi spiego meglio: qui troviamo un uomo poco più che 20enne che ha in “affidamento” una bambina di 5 anni che non conosce, ma che per caso si trova a dover accudire. Da gentiluomo responsabile la mette in
vari collegi per assicurale un’ottima educazione che le aprirà, una volta cresciuta, le porte dell’alta società e le consentirà un matrimonio al vertice . Naturalmente le garantisce sicurezza economica, ma nessun tipo
di sentimento parentale. Anzi se ne disinteressa al punto da non riconoscerla quasi quando la incontrerà, ormai fattasi donna, e arriverà a desiderarla come un uomo vuole una donna e non come tutore verso
la “protetta”…
Ed ecco arriviamo alla parte che mi ha sconvolto: lei è totalmente ingenua in questo campo. Viene sottolineato più volte come non abbia mai avuti contatti con gli uomini al di là del padre confessore del
collegio e dei padri delle compagne (che ha sempre visto da lontano). A lui piace “giocare facile” e la vuole perché è plasmabile sotto le sue mani come creta umida, e se ne rende conto in ogni momento, lasciando,
nonostante questo, libero sfogo ai suoi istinti e braccandola senza tregua. Il suo obiettivo finale sarà poterla educare a “servirlo” ed “appagarlo” come meglio crede !
Ah dimenticavo … lui è sposato e lei non lo sa…
Il libro, che è scritto benissimo, ha risvolti dolorosi, commuoventi e tutto sommato è una lettura arricchente. Lo consiglio per la bravura dell’autrice a trattare questa delicata vicenda in modo struggente
ed , alla fine, a renderla comprensibile persino a me che sono notoriamente ottusa e chiusa verso le “novità”… Mi sono appassionata e mi sono sentita profondamente ed intimamente coinvolta in questa storia che a priori mi aveva fatto solo storcere il naso.
Quindi, tornando a noi, mi chiedevo:
“ Fino a che punto siete disposte ad arrivare per emozionarvi in un romance e qual è il confine tra seduzione lecita e plagio di innocenti, anche se questo, alla fine, sarà ciò che entrambi desidereranno e sarà per sempre ?”Insomma siete disposte ad accettare in un libro ciò che comunemente verrebbe considerato alla stregua di
un reato penale, in nome dell’amore, della passione e del fatidico “e vissero per sempre felici e contenti”?
E quanto la bravura dell’autrice contribuisce a rendere appassionante l’inaccettabile?
A voi l’ardua sentenza…