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Un anno con Fassi

Creato il 16 novembre 2011 da Ilbicchierediverso

 

Foto di Max Torriani
Angelo Fassi è stato un bellissimo incontro fatto durante i primi mesi di vita del Bicchiere. E’ diventato un amico e un punto di riferimento per la nostra redazione e per i nostri momenti fumosi. Lo abbiamo coinvolto anche tra i soci e gli artigiani de Il Circolo dell’Ora Elegante, con le sue pipe perché la sua passione è contagiosa.

Dopo un anno dal nostro primo articolo con il Fassi, abbiamo voluto sentirlo nuovamente per sapere come va e per farci parlare anche dei cambiamenti che sta vivendo.

A voi.

 

Buona scelta

IBD

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Foto di Max Torriani
Angelo è un buon anno che ci conosciamo, come sta andando la produzione, qual è il riscontro che stai avendo sulle tue pipe?

Considerando che non ho sviluppato alcun genere di promozione, salvo contatti personali ad incontri di aggregazione di appassionati, fiere del settore e presenza sui fora di discussione (che abbandonerò per correttezza), mi ritengo soddisfatto dei risultati ottenuti. In modo particolare considero positiva l’esperienza della manifestazione che si è tenuta in settembre a Varese, organizzata da Vilma Armellini, in cui ho venduto 11 pipe, contro ogni mia più rosea previsione. Ma sinceramente, più che l’aspetto quantitativo, mi ha dato molta soddisfazione riscuotere interesse da parte di persone dell’ ambiente. Infatti gli acquirenti erano prevalentemente persone che partecipavano alla gara di lento fumo; tre pipe sono state scelte come premi per un concorso sociale di uno dei team presenti. Naturalmente è presto per cantar vittoria; infatti, al di là dell’aspetto estetico della pipa, non dimentichiamo che è una macchina da fumo, come diceva il famoso Alfred Dunhill, pertanto con il tempo verificherò se i clienti sono rimasti soddisfatti anche dell’aspetto funzionale.

 

Appuntamenti fumosi. Stai partecipando a vari eventi, come vivi il rapporto con gli appassionati e le manifestazioni in generale?

Come dicevo prima, sto partecipando a diversi eventi dove riscontro una certa comprensibile diffidenza da parte del pubblico esperto che forse, complice la crisi, non ama rischiare acquistando un prodotto nuovo quando ha a disposizione pipe di artigiani consolidati. Credo sia anche questione di carattere; io ricordo che quando partecipai a questi eventi come cliente fui sempre attirato dagli artigiani nuovi, persone che ora hanno avuto successo e che conosco personalmente. A tal proposito devo dire che ho avuto modo di approfondire la conoscenza con diversi artigiani che si sono dimostrati disponibili, generosi di consigli e di compagnia molto gradevole. Il prossimo impegno: Madrid, 19 novembre alla "VIII Fumada Lentawww.capmadrid.org/wiki/doku.php dove prevedo di incontrare un pubblico più internazionale e sperimentare magari tipologie diverse di interesse. Soprattutto sono felice di rivedere gli artigiani che parteciperanno e con i quali sicuramente condividerò bei momenti.

 

Un anno con Fassi
Come è cambiata la tua manualità e il tuo approccio alla pipa? A cosa stai lavorando in particolare?

Sto lavorando molto sulla cura dei dettagli, aspetti quindi che poco hanno a che vedere con la qualità della fumata che è affidata prevalentemente alla qualità della radica; ma credo che per un artigiano che crea pipe artigianali come pezzi unici, sia normale andare alla ricerca di particolari che in qualche modo colpiscano. Mi rendo conto, osservando le creazioni dei grandi artigiani, come a volte siano dei dettagli impercettibili che colpiscono quasi in modo subliminale e fanno la differenza tra due pipe apparentemente simili. A tal proposito ritengo sia molto più difficile, ma più affascinante, riuscire a stupire, non con forme particolarmente elaborate, ma con una rivisitazione delle forma classiche, a volte anche un po’ azzardata e, perché no, trasgressiva.

 

Cosa bolle nella fucina di Fassi?

Nella fucina di Fassi bolle sicuramente molta passione ed entusiasmo e l’obbiettivo di non pensare alla quantità, dimenticando la fretta di finire, ma esasperare la cura del dettaglio, la ricerca di qualche particolare suadente e cercare di accontentare un pubblico vario. Infatti amo realizzare pipe molto diverse tra di loro, non solo nella forma, ma anche nelle dimensioni: passo da pipette da 18-20 grammi a piponi da poltrona da 70-80 grammi. Il prossimo passo, non facile, è quello di conquistare credibilità presso i segantini al fine di farmi riservare placche di radica eccezionale.

In particolare sto lavorando alla rifinitura superficiale; sto cercando di ottenere un aspetto setoso al tatto. Infatti, a tal proposito, quando qualcuno guarda le mie pipe al banchetto e mi chiede se può toccarle rispondo: DEVI toccarle, solo così puoi sperimentare uno dei sensi che utilizziamo per scegliere un oggetto che dovremo usare.

 

Cambio anche di laboratorio, cosa ti aspetti?

Il fatto di aver trasferito il laboratorio in casa mi permette di sfruttare meglio il tempo e soprattutto le ore serali che trovo più stimolanti dal punto di vista artistico. E poi la serenità di lavorare senza abbandonare l’ambiente famigliare al quale io sono legato in modo profondo. Questo comfort di lavoro è indispensabile per il progetto di migliorare sempre di più la qualità delle mie pipe. Quindi mi aspetto di mantenermi sempre su una produzione di 50-60 pipe all’anno, ma . . . che siano tutte bellissime!  

 

Dall’alto foto di Max Torriani. Ultima foto: redazione IBD

Per contatti:Angelo Fassi

 


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