Un anno di governo Monti riassunto in una tabella dal Sole 24 Ore. Un’operazione verità che serviva davvero.
Gli unici dati positivi riguardano i rendimenti dei titoli di stato. Importantissimo, si dirà. Sicuramente vero, tuttavia come è noto il calo dello spread non dipende dall’azione di governo – tant’è che dopo l’insediamento di Monti lo spread tornò a correre oltre quota 500 e così accadde anche a luglio – ma dalle azioni della BCE che con gli LTRO e il nuovo programma di acquisto OMT ha contribuito a riportare una molto relativa calma sui mercati. Poi ci sarebbe l’inflazione, ma il calo è relativo solo agli ultimi mesi, collegato in gran parte al prezzo del petrolio.
Il resto è un bollettino di guerra: PIL a -2,5%, calo della produzione, aumento della disoccupazione e infine, come il buon senso suggerisce, aumento del deficit e del debito. In altre parole l’Italia, come gli altri paesi periferici, grazie all’austerità sta vivendo un’agonia inutile. Il disastro era facilmente prevedibile, il governo però non l’aveva previsto. A dicembre 2011, in una relazione al parlamento, il ministero dell’economia parlò dello 0,4% di contrazione nel 2012: nella realtà è stata oltre 6 volte tanto. Ma la politica continua a fare finta di nulla e gli stessi esponenti del governo, premier in testa, in continuazione rivendicano di aver salvato il paese, annunciando improbabili riprese entro pochi mesi.Filed under: Economia, Italia Tagged: austerità, bce, Mario Monti, Sole 24 Ore, spread