Un anno dopo Haiti piange ancora.

E’ passato un anno dalla tragedia di Haiti,  quando morirono 250mila persone e milioni di persone rimasero senza tetto. Miliardi di dollari sono stati stanziati per la ricostruzione e attualmente sono 12mila le associazioni non governative sul territorio che cercano di tamponare la catastrofe. In realtà sono tutte attività inutili o quasi. I bambini continuano ad essere venduti, le persone muoiono di fame e di ricostruzione si è visto poco o nulla. Tutto questo ha portato allo sviluppo del colera da ormai circa 3 mesi e anche di fronte a questa nuova crisi non si vede un’organizzazione adeguata. Dove finiscono i soldi degli stati e le offerte di tanti cittadini privati? Sono domande legittime che sempre all’indomani  di tragedie come quella di Haiti vengono fuori e spesso rimangono senza risposte. Io personalmente credo poco alle organizzazioni umanitarie che nel corso di decenni hanno dimostrato di avere poco di umanitario e molto di lucrativo!Se fossero stati utilizzati i soldi in maniera corretta in tutti questi decenni in Africa,si sarebbero potuto costruire nazioni intere,invece spesso sono finiti in mano ai signori della guerra locali.Il caso di Haiti è l’ultimo di tanti sciagurati esempi.

Valerio Orlando