Magazine Società

Un anno fa

Creato il 04 dicembre 2012 da Speradisole

UN ANNO FA

dialetto
Nei vari talk show, commenti, arzigogolati pensieri filosofici della destra e degli stretti seguaci dell’ex, si sente sempre ribadire che “loro” non hanno mai negato che eravamo nel pieno di una crisi economica molto seria.

Mi è capitato sotto mano un trafiletto di giornale, molto interessante. Esattamente quello che riporta il discorso ufficiale dell’ex dopo il G20 di Cannes del 2011. Un G20 dove il nostro paese subì una grande umiliazione e gli fu imposto il controllo dei nostri conti (com’è successo per la Grecia) da parte della troica europea. Anzi lui stesso, l’ex, disse di averla chiesta. Un bello smacco.

Nonostante questa fosse la realtà del nostro paese, il 4 novembre 2011 , in una conferenza stampa nel corso del G20 a Cannes, secondo l’ex, la vita in Italia era la vita di un paese benestante i consumi non erano diminuiti i ristoranti erano pieni, non si trovavano posti liberi in aereo, le vacanze erano iperprenotate e l’Italia non sentiva «un qualche cosa che potesse assomigliare ad una forte crisi».

Questa negazione di una triste realtà che stavamo vivendo, ha portato all’immobilismo più totale del governo e alla sua incapacità di trovare soluzioni che potessero in qualche modo aiutare il paese a salvarsi. Eravamo praticamente nel burrone e dal fondo si rideva e scherzava raccontandoci fandonie. Tutto questo è imperdonabile e la responsabilità si carica sulle spalle di quel governo inefficiente e bugiardo, che ancora oggi mente ed ha la faccia tosta di negare quanto è accaduto.

Otto giorni dopo, l’ex rassegnò precipitosamente le dimissioni. Altri otto giorni e il nuovo governo di Mario Monti ottenne la fiducia di entrambi i rami del parlamento.

Ora è trascorso un anno i ristoranti non si sono ancora riempiti, i posti in vacanza non registrano il tutto esaurito e gli italiani avvertono e come! Un qualche cosa che assomiglia ad una forte crisi. Anzi non assomiglia ad una forte crisi ma è una forte crisi.  Come per altro lo era un anno fa.

Sempre in quella occasione del G20 di Cannes, l’ex disse che non vedeva in Italia esponenti in grado di rappresentare il Paese. Il 9 novembre, quattro giorni dopo il G20, il Presidente della Repubblica diede notizia di aver nominato Mario Monti senatore a vita, e appena altri 4 giorni dopo, il nuovo governo Monti otteneva la fiducia.

Si era trovato prestissimo un esponente di grande prestigio, in grado di rappresentare il nostro Paese, in casa, in Europa e nel mondo.

Ma i seguaci fedeli dell’ex, hanno gli occhi e le orecchie così chiusi che, ora come ora, arrivano a sostenere che loro, la crisi economica grave l’hanno sempre capita, l’hanno sempre annunciata e non l’hanno mai tenuta nascosta. Come al solito, a forza di sostenere tutti quanti una bugia, questa comincia a diventare verità

Ma ci siamo liberati dell’ex solo per presentarci in maniera più decorosa a conferenze europee e summit mondiali? Certamente no.

L’elettorato italiano ha visto e vissuto questo cambiamento di rappresentanza con grande fiducia, tanto che la stima ed il gradimento di Mario Monti è ancora molto alto. Ci sono voluti mesi perchè si smettesse di parlare sempre di spread, anche se in verità, ogni tanto la fitta dello spread torna a farsi sentire e a ricordarci i vincoli esterni che dobbiamo ancora rispettare.

Ma il prezzo che abbiamo pagato e che dovremo ancora pagare è altissimo.

Noi siamo un paese che non doveva trovarsi in queste condizioni se, il precedente governo, avesse avuto la benché minima capacità di affrontare la crisi come si doveva (come hanno fatto Germania e Francia). Anziché tagliare linearmente su tutto, si doveva con coraggio investire, prendere in mano le sorti della nostra industria traballante, investire sull’educazione e sulla ricerca, mettere d’accordo le parti sociale, creare una coesione nel paese che desse fiducia, e invece no, abbiamo dovuto ricorrere ad un governo tecnico, che senza pietà, perché svincolato da qualsiasi mandato elettorale, ha preso decisioni dolorose. Forse erano quelle che ci volevamo, ma quello che è certo è che a pagare tutto questo, finora, sono state solo le classi meno abbienti.

Come sempre però, in tempo di crisi, chi ha potuto arraffare dappertutto e si è arricchito, ha evaso le tasse, ha aggravato il divario tra poveri e ricchi.

Credo che il nuovo governo, che uscirà dalle urne nel 2013,  abbia una bella gatta da pelare. Un compito difficilissimo e ci vuole coraggio e amore per il paese per poter affrontare queste difficoltà e rimettere in piedi questo paese, così irresponsabilmente calpestato dalla inefficienza e dall’inerzia del precedente governo di destra. Quello che negli ultimi 10 anni, ha governato per otto anni interi.



Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :