“Non ho mai smesso di inviare curricula in Italia, perchè -come dice Renzo Piano- dobbiamo partire per fare nuove esperienze e vedere posti diversi, ma prima o poi dobbiamo ritornare, per lavorare nel nostro Paese“. Pensiero davvero apprezzabile quello di Alice Cofanelli, 27enne Senior Architectural Designer per Casaforma a Londra. Ma sapete quante risposte ha ricevuto, quale segno di riconoscenza verso questa sua incrollabile fede nel suo Paese? Zero.
Alice si laurea in Architettura a Firenze, seguendo alla lettera i consigli dei suoi professori, che la spingono a fare tutto in tempo, per presentarsi ancora giovane sul mercato del lavoro: già durante gli studi, riesce a trovare uno stage all’interno di uno studio di architettura a Jesi. Trecento ore, ovviamente non retribuite: una volta conclusa l’università, però, arriva l’offerta di restare. Il primo stipendio è da standard “asiatici”: 400 euro, per un mese e mezzo di lavoro. Che passano a 600 euro lordi mensili, una volta superato l’esame di Stato. Alla insoddisfazione salariale si accompagna presto quella professionale: il lavoro di Alice consiste sostanzialmente nel ricopiare in Autocad il lavoro del suo principale, senza poter incidere minimamente, con la propria creatività. Al massimo, può “sbizzarrirsi” seguendo tutte le pratiche burocratiche dei progetti. E quando prova a guardarsi intorno, in Italia, le possibilità di assunzione restano ancorate alla solita cifra. Zero.
La svolta arriva quando degli amici a Londra le consigliano di inviare alcuni curricula nella capitale britannica: presto viene chiamata da Casaforma, studio di Interior Design nella capitale britannica. Le sono sufficienti due colloqui per venire assunta. In pochi mesi ottiene una promozione a Senior e un contratto a tempo indeterminato, cogliendo l’occasione -davvero unica- di poter seguire progetti di lavoro dall’altra parte del mondo, in India.
“Nello studio sono la più giovane, ma non per questo la meno rispettata o stimata“, sintetizza Alice: “all’interno del mio team ho precise responsabilità e specializzazioni“. E noi restiamo con la solita domanda, che non trova mai risposta: perché -appena varcano le Alpi- questi nostri giovani professionisti si trasformano? Perché qui non vengono valorizzati a dovere?
Ospite della puntata è Pippo Ciorra, curatore della sezione “Architettura” al Museo Maxxi di Roma, e autore del libro “Senza Architettura. Le ragioni di una crisi”. Con lui affrontiamo proprio il tema delle giovani energie che l’Italia, culla dell’arte, si permette di sprecare ed “esiliare” all’estero, dopo averle costrette a ridimensionare ogni prospettiva e ambizione nel Belpaese.
Nela rubrica “Spazio Emigranti” andiamo a conoscere un sito web, presto diventato punto di riferimento per i nostri giovani emigranti in Australia. Creato da giovani, come guida per i giovani che sbarcano agli antipodi. Parliamo di Melbourne.it: ce lo presenta il creatore, Andrea Buonaguidi.
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Intanto siete tutti invitati a compilare il “Manifesto 2012 dei Giovani Talenti”:
Inviaci la tua proposta, per rendere l’Italia un Paese di “Circolazione dei Talenti”:
1) sei un giovane professionista “under 40″ all’estero? Indicaci UN motivo che ti porterebbe a tornare
2) sei un giovane professionista “under 40″ in Italia? Indicaci UN motivo che ti aiuterebbe a restare
Inviate le vostre proposte, specificando il Paese di residenza, a: giovanitalenti@radio24.it
SEI UN GIOVANE “UNDER 40″ ESPATRIATO ALL’ESTERO? VUOI RACCONTARCI LA TUA STORIA? Per contattare la trasmissione: giovanitalenti@radio24.it
Alla prossima puntata: sabato 21 aprile, dalle 13.30 alle 13.55 (CET), su Radio 24. Vi aspetto!