Un arresto e 12 denunce dei carabinieri a Marsala e Petrosino

Creato il 31 luglio 2013 da Www.marsala.it @@il_volatore

Nell’ambito dei controlli del territorio finalizzati alla prevenzione e repressione dei reati predatori nonché ad un capillare monitoraggio della circolazione stradale, i Carabinieri della Compagnia di Marsala hanno dato esecuzione a diversi servizi caratterizzati da posti di controllo e posti di blocco, realizzati da varie pattuglie, gazzelle ed auto civetta impiegate nei Comuni di Marsala e Petrosino.

La vigilanza di obiettivi sensibili, l’accurato filtraggio della circolazione stradale mirato al controllo di persone di interesse operativo, l’utilizzo del pre test e dell’etilometro per contrastare il fenomeno dell’abuso di sostanze alcoliche, il monitoraggio di soggetti sottoposti a misure hanno portato dei risultati ottimi, sia da un punto della repressione che della prevenzione.
12 sono stati i soggetti denunciati alla competente Autorità Giudiziaria:
- L.L. e F.G., marsalesi 35enne e 20enne, per guida in stato di ebrezza alcolica;
- M.A., marsalese 31enne, per guida senza patente;
- D.M.A.M. e A.A., pregiudicati marsalesi 53enne e 87enne, per aver contravvenuto agli obblighi delle misure alternative e di prevenzione a cui sono sottoposti;
- S.I. e C.C I., rumeni di 24 e 27 anni, e P.C., A.G. e D.G.P., rispettivamente marsalesi di 40 – 58 – 35 anni, per ricettazione di telefoni cellulari ed altra refurtiva ritrovata e riconsegnata ai legittimi proprietari;
- A.C. e M.S., marsalesi di 20 e 23 anni, sorpresi a detenere diversi grammi di marijuana suddivisi in dosi e pronti per essere vendute al dettaglio, sottoposti a sequestro penale all’esito delle perquisizioni effettuate.
Inoltre, i Carabinieri della Stazione di San Filippo, coordinati dal maresciallo Francesco Vesuvio, hanno proceduto all’arresto di Cavallaro Francesco, 31enne messinese, in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dal Tribunale di Messina, a seguito dell’aggravamento della misura arresti domiciliari a cui era già sottoposto in una comunità marsalese per reati contro il patrimonio e la persona. Dopo le attività di rito, Cavallaro è stato condotto dai militari presso il carcere S. Giuliano di Trapani per scontare il residuo della pena.
 


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