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Un articolo di giornale è una barzelletta bruciata

Creato il 26 maggio 2010 da Lacapa

«Monica, adesso alzati, ché tocca a lui». Sono state queste le parole con le quali Satana ha congedato la Lewinsky dalla Sala Ovale della fedele riproduzione della Casa Bianca all'inferno. Dopo una serie di trattative, il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, probabilmente a seguito di un malinteso, ha accettato di sostituirsi alla celebre stagista impegnata a praticare del sesso orale all'ex Presidente degli Stati Uniti d'America, Bill Clinton. La morte di Berlusconi ha gettato nello scompiglio l'Italia e gli italiani, ormai convinti dell'immortalità del Premier. La grande consolatrice, alla fine, ha colto anche lui, il quale, appena arrivato all'Inferno, è stato ricevuto da Lucifero in persona. «In vita, sei stato per me un alleato veramente prezioso», ha esordito l'angelo caduto. «Per questa ragione», ha continuato, «ho deciso di riservarti un trattamento di favore. Potrai scegliere la tua pena». Silvio Berlusconi ha ascoltato con gioia le parole del demonio e ha iniziato un tour quasi turistico all'interno dei gironi dell'Inferno. «Questa è la prima pena che ti propongo», ha affermato Satana, indicando al Premier una gigantesca piscina col fondo interamente ricoperto di monete d'oro e pietre preziose. Sull'acqua galleggiava un volto noto della politica italiana: Bettino Craxi. La legge del contrappasso non dà scampo: «Come era attaccato al denaro in vita, così nella morte è condannato a vederlo sul fondo di una pozza d'acqua, immergendosi in continuazione senza mai riuscire a sfiorarlo con le dita». Visibilmente turbato, Berlusconi ha rifiutato di condividere il flagello con l'amico socialista. «I soldi sono troppo importanti, soffrirei troppo a non poterne avere», ha dichiarato il leader del PDL. La visita attraverso gli inferi è continuata fino ad una zona rocciosa. «È Andreotti, lo riconosci?», ha domandato Lucifero. L'anziano uomo politico italiano, morto poco prima di Berlusconi a seguito di un disastroso incidente aereo, era intento a sbattere ripetutamente un piccone contro una roccia infrangibile. «I lavori forzati che non ha fatto in prigione quand'era sulla Terra li fa ora, ed è condannato a non ultimarli mai». Silvio Berlusconi è impallidito: «Ho la schiena a pezzi, i lavori manuali, poi, non sono mai stati il mio forte, se capisci cosa intendo. Passiamo oltre». L'ultima pena preparata dal diavolo a Berlusconi era, appunto, quella del sesso orale a Clinton. Appena entrato nella Sala Ovale, il Premier ha notato il viso paonazzo del collega statunitense, condannato subire una fellatio eterna, senza mai arrivare all'orgasmo. «Capisco l'atrocità del supplizio, ma in confronto ai lavori forzati e alla mancanza di denaro...», ha sospirato il Presidente, accettando la proposta di Satana. Lucifero, per via dell'amicizia da sempre intercorsa con il milanese, ha tentato di dissuaderlo: «Sei proprio sicuro che è questo quello che vuoi? Io non te lo consiglio». «Sono sicuro», ha confermato Berlusconi, sbottonandosi i pantaloni. Appena uscito dalla Casa Bianca infernale, Lucifero è stato laconico: «Berlusconi non aveva capito, probabilmente, che i pompini avrebbe dovuto farli. E non riceverli».

 


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