devo ammettere che questo agosto, per essere agosto, non sta andando troppo male, nel senso che caldo è caldo, perciò trascorro la maggior parte del tempo tappata in casa con il ventilatore puntato contro, però almeno non sono sull'orlo del taglio delle vene come mi succedeva regolarmente gli anni scorsi. immagino che sia perchè faccio cose, pur senza vedere gente. non in carne ed ossa, intendo. in questo senso anche il famigerato faccialibro si sta rivelando ottimale, del resto ho sempre sostenuto che è solo un mezzo e sta a noi decidere come usarlo. per me una delle sue utilità consiste, così come il blog, nel farmi trovare persone affini, che magari condividono i miei interessi, che essendo interessi di nicchia non è mica una cosa così facile. in una certa misura, in questo periodo sto interagendo con queste persone dopo un lungo periodo di osservazione. non esiste una regola fissa nel mio agire: in certe cose mi butto a capofitto, per altre necessito di lunghe meditazioni. probabilmente la differenza sta nella compagnia, infatti esito molto di meno quando affronto le mie avventure da sola. tuttavia è anche bello sentirsi parte di un gruppo, perfino per un orso come me. una cosa che mi sta prendendo molto più di quanto avessi pensato è The August Break, iniziativa lanciata dalla blogger americana Susannah Conway. in pratica si tratta di postare una foto al giorno per il mese di agosto, sul proprio blog, su Instagram o sul pool dedicato di Flickr. ciascuno è liberissimo di fare come vuole, saltare giorni, usare qualsivoglia macchina fotografica, aggiungere un testo a commento oppure no; la novità di quest'anno è che Susannah ha proposto una lista di soggetti, naturalmente uno al giorno, e credo che sia stato proprio questo a convincermi a partecipare perchè considero questo genere di cose delle sfide stimolanti. avrei potuto limitarmi a questo, ma ho deciso di unirmi anche al pool perchè la parte divertente è andare a vedere le foto degli altri. è incredibile vedere la varietà di cose che escono da uno stesso soggetto! le persone interpretano il tema del giorno nei modi più svariati e c'è gente che produce dei gran begli scatti. ovvio che c'è anche tanta fuffa, ma insomma, con 400 iscritti vorrei vedere anche il contrario! un'altra iniziativa fotografica alla quale sto partecipando è uno swap; per i non esperti, consiste nello scattare due volte lo stesso rullino da parte di due persone diverse. si ottengono delle doppie esposizioni e a volte escono delle cose incredibili. il mio rullino al momento è in viaggio verso Londra, dove risiede il mio swap buddy. finito questo giro, non escludo di ripetere, perchè trovo la cosa molto divertente non solo di per sè, ma anche perchè permette di conoscere gente nuova. tra l'altro, per via di un malfunzionamento nel sistema che accoppiava casualmente i partecipanti, mi è stato fornito un altro contatto col quale si è deciso di fare un swap privato: se non è serendipity questa... altre cose bollono in pentola, non solo in campo fotografico, ma preferisco non dire nulla per scaramanzia.
Magazine Talenti
devo ammettere che questo agosto, per essere agosto, non sta andando troppo male, nel senso che caldo è caldo, perciò trascorro la maggior parte del tempo tappata in casa con il ventilatore puntato contro, però almeno non sono sull'orlo del taglio delle vene come mi succedeva regolarmente gli anni scorsi. immagino che sia perchè faccio cose, pur senza vedere gente. non in carne ed ossa, intendo. in questo senso anche il famigerato faccialibro si sta rivelando ottimale, del resto ho sempre sostenuto che è solo un mezzo e sta a noi decidere come usarlo. per me una delle sue utilità consiste, così come il blog, nel farmi trovare persone affini, che magari condividono i miei interessi, che essendo interessi di nicchia non è mica una cosa così facile. in una certa misura, in questo periodo sto interagendo con queste persone dopo un lungo periodo di osservazione. non esiste una regola fissa nel mio agire: in certe cose mi butto a capofitto, per altre necessito di lunghe meditazioni. probabilmente la differenza sta nella compagnia, infatti esito molto di meno quando affronto le mie avventure da sola. tuttavia è anche bello sentirsi parte di un gruppo, perfino per un orso come me. una cosa che mi sta prendendo molto più di quanto avessi pensato è The August Break, iniziativa lanciata dalla blogger americana Susannah Conway. in pratica si tratta di postare una foto al giorno per il mese di agosto, sul proprio blog, su Instagram o sul pool dedicato di Flickr. ciascuno è liberissimo di fare come vuole, saltare giorni, usare qualsivoglia macchina fotografica, aggiungere un testo a commento oppure no; la novità di quest'anno è che Susannah ha proposto una lista di soggetti, naturalmente uno al giorno, e credo che sia stato proprio questo a convincermi a partecipare perchè considero questo genere di cose delle sfide stimolanti. avrei potuto limitarmi a questo, ma ho deciso di unirmi anche al pool perchè la parte divertente è andare a vedere le foto degli altri. è incredibile vedere la varietà di cose che escono da uno stesso soggetto! le persone interpretano il tema del giorno nei modi più svariati e c'è gente che produce dei gran begli scatti. ovvio che c'è anche tanta fuffa, ma insomma, con 400 iscritti vorrei vedere anche il contrario! un'altra iniziativa fotografica alla quale sto partecipando è uno swap; per i non esperti, consiste nello scattare due volte lo stesso rullino da parte di due persone diverse. si ottengono delle doppie esposizioni e a volte escono delle cose incredibili. il mio rullino al momento è in viaggio verso Londra, dove risiede il mio swap buddy. finito questo giro, non escludo di ripetere, perchè trovo la cosa molto divertente non solo di per sè, ma anche perchè permette di conoscere gente nuova. tra l'altro, per via di un malfunzionamento nel sistema che accoppiava casualmente i partecipanti, mi è stato fornito un altro contatto col quale si è deciso di fare un swap privato: se non è serendipity questa... altre cose bollono in pentola, non solo in campo fotografico, ma preferisco non dire nulla per scaramanzia.
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