In questa società e in questo momento in cui tutti si sentono in diritto di avere quello che hanno, o semmai di più, vorrei portare alla vostra attenzione questa semplice classifica, stilata da wikipedia con fonti governative e intergovernative, di paesi ordinati per numero di veicoli motorizzati (due-ruote escluse) ogni 1000 persone. L’Italia è decima nel mondo, ma sopra di noi ci sono tre-quattro paesi talmente piccoli che non li conterei neanche. Infatti secondo quest’altra fonte saremmo addirittura secondi solo agli Stati Uniti per numero di auto per abitante!!
Credo che possiamo essere d’accordo tutti che ci sia qualcosa di ingiusto e ingiustificato nel fatto che in Italia i veicoli siano 690 ogni mille persone, neonati e non vedenti compresi, e in Togo 2 o in Bangladesh 3. La cosa che però mi meraviglia è, parlando con le persone, vedere quanto è diffusa la convinzione che il modo per riparare a questa ingiustizia sia che noi continuiamo ad avere quasi un’automobile a testa, e anche i paesi “in via di sviluppo” salgano a questo livello. Tralasciamo il discorso del carburante, pur cruciale: la fiducia nella scienza e tecnologia raggiunge livelli tali che qualcuno mi tirerà fuori il batterio che produce benzina con l’anidride carbonica (esiste). Pensate però alla vostra automobile, alla plastica, al vetro e al metallo di cui è fatta: dove si troveranno le materie prime per produrre 6-7 miliardi di automobili (più autobus, taxi, treni, tir…), circa sei volte il numero attuale, tanto più ora che la crescita di paesi come la Cina, l’India o il Brasile aumenta la richiesta di materie prime anche per altri utilizzi?? E a che prezzo per l’ambiente e la pace? Quanto inquinerà poi lavorarle e trasportarle? E come si farà ad asfaltare posti macchina, parcheggi e strade per 7 miliardi di automobili? In Italia già si soffoca, e manca la terra per coltivare il cibo.
Non ho le risposte a queste domande, ovviamente. Vorrei solo invitarvi a interrogarvi come me, perché ora come ora mi sembra che si viva di illusioni. L’altro giorno, in radio, un nostro ospite con cui di solito mi trovo molto concorde, ha detto che non bisogna esultare sapendo che nel 2011 in Italia si sono vendute più automobili che biciclette, perché l’economia deve andare bene e la gente deve potersi permettere un’automobile. Vi invito a guardare di nuovo la tabella che ho linkato. Liberiamo le nostre vite, i nostri conti in banca, il nostro suolo, la nostra terra, da questa assurda convinzione, e dall’enorme peso di un’automobile ciascuno.






