“Un Big Mac pour Gignac! Un big Mac pour Gignac!”, si sentiva cantare dalle tribune quando si esibiva in campo il ‘pienotto’ Andre-Pierre. A Gignac piace mangiare e fare scarpette con le baguette, ma quando si alza da tavola e scende in campo è ancora affamato. Sì, di goal.
A Tolosa ne ha fatti 42 in 118 partite, sfiorando la qualificazione in Champions. Poi il passaggio alMarsiglia e la ‘panza’ lo hanno frenato a tal punto da fargli guadagnare il soprannome di ‘Big Mac’ e non in senso positivo come per Maccarone. Gignac, però, non si è mai scoraggiato e a quel famoso coro, cantato dai tifosi del PSG, ha risposto con grande autoironia pubblicando sul proprio profilo Twitter una foto che lo ritrae in versione ‘Big Mac’ del McDonald’s.
“A dire il vero preferisco il sushi - ha confessato Gignac qualche tempo dopo - ma spero che a questo punto il McDonalds mi offra un contratto”. Il suo appello, invece, lo ha raccolto Burger King che per aprire una nuova catena di fast food in Francia ha puntato tutto su Gignac. “Senza rima però, noi facciamo hamburger”, ha spiegato il direttore marketing della società. E così lo slogan della pubblicità è diventato “Un whopper pour Gignac”.
Dopo aver trasformato il suo punto debole in una fonte di guadagno, Gignac ha cominciato a perdere peso e carburare con la maglia dell’OM. L’attaccante nativo di Martigues conclude le ultime due stagioni in doppia cifra e con Bielsa in panchina ha già realizzato 6 goal in altrettante partite, trascinando il Marsiglia in vetta alla classifica con Saint-Etienne e Bordeaux. Con la splendida doppietta al Rennes, Gignac ha superato anche sua maestà Ibrahimovic in vetta alla classifica marcatori, dimostrando di potersi meritare la chiamata di Deschamps in Nazionale.
Dal ‘Big Mac’ allo ‘Zlatan Burger’ il sapore cambia eccome. A Parigi il panino intitolato a Ibrahimovic sta risultando indigesto in questo periodo. Dopo la tripletta al Saint-Etienne lo svedese non è riuscito più a metterla dentro e viene addirittura messo in discussione dai tifosi. Secondo un sondaggio indetto da ‘France Football’, infatti, il 78% dei lettori crede che Ibra debba riposarsi un po’ in panchina e lasciare spazio a un nettamente più ispirato Cavani nel ruolo (finalmente) di punta centrale.
“C’è qualcosa che non va, dobbiamo svegliarci”, aveva dichiarato Ibrahimovic dopo il pareggio con l’Ajax in Champions. Ma contro il Lione lo svedese è stato il primo a deludere, confermando che se lui non è al 100% il PSG non vince. Nemmeno la ‘rivoluzione francese’ richiesta dalla stampa (conCabaye e Matuidi promossi titolari) è riuscita a nascondere l’Ibra-dipendenza del PSG, che dopo il quinto pareggio stagionale è stato subissato di fischi da tutto il Parco dei Principi.
Le due grandi rivali di Francia vivono ancora una volta delle situazioni opposte, ma per la prima volta negli ultimi tre anni è al PSG che le cose vanno male. Mentre a Marsiglia il Loco Bielsa si gode il suo ‘Big Mac’.