Un bijoux di negozio: La Hormiga a Milano

Ieri stavo camminando, pensando ai fatti miei, per una delle vie che collegano la zona di Brera/Corso Garibaldi, alla zona Castello/VIa Dante, a Milano. Zone a me care, e che conosco bene come le palme delle mie mani, ma che evidentemente hanno ancora delle sorprese da offrire, poichè ad un certo punto il mio “trend alert sensometer” (ovvero il sensore trend) mi ha fermata.

    

Sollevando la testa, mi sono trovata davanti ad una delle vetrine più belle che io abbia visto recentemente, dove mi sono ritrovata a fissare la “merce esposta” a bocca aperta, estasiata.
Dei 6 cubicoli che la componevano, ciascuno mi strappava un “aaaah” o un “oooh…”, uno dopo l’altro. Una meraviglia.

Dove mi trovavo? Ma difronte alla nuova apertura del negozietto di gioielli e bijoux La Hormiga, lo devo ammettere..a me fino a quell’istante del tutto sconosciuto.

Dapprima, il mio occhio è stato catturato dai verdi brillanti dei bijux della collezione Waiting for a Kiss, con i simpatici ranocchi adagiati sulle foglie di ninfea: una chicca davvero divertente.

Poi ho spiato qualche altro articolo, prima di cascare inesorabilmente difronte alla malia della collezione THE OTHERS, quella che ha inesorabilmente catturato il mio sguardo, lasciandomi a bocca aperta imbambolata davanti alla vetrina.

Gironzolando poi su internet ho rintracciato tutti i contatti, visitato il sito, curiosato fra le collezioni, tutte molto carine (vedi ad esempio Honey Leaks, con le api!), ma da amante dei GATTI, The Others è la mia preferita.

“Una famiglia di gatti immortalati come fossero nobili appartenenti ad una dinastia di altri tempi diventano i protagonisti di bijoux dalle forme classiche ma dai colori trendy dell’estate che sta arrivando: rosa acceso, nero e il candore delle perle per un effetto inedito e sorprendente. The Others è la collezione perfetta per chi ama il classico ma con un twist inaspettato”.

In effetti il twist inedito è un curosissimo look vintage chic per cui vado pazza.

 

I prezzi dei pezzi, tutti di raro gusto e di produzione artigianale, variano parecchio, dall’abbordabile al decisamente costoso, ma ho apprezzato particolarmente che la qualità della fattura e l’utilizzo di materiali di prima scelta risaltasse all’occhio già dalla vetrina, quindi posso giudicare tranquillamente l’eventuale spesa come un buon investimento.

Un ottimo investimento, anzi… quei gatti vittoriani così dolci e distinti (che ho prontamente ribattezzato “cameo-mao”) tormentano i miei sogni e le mie veglie… ne DEVO avere uno! N’est ce pas?