" Anche la merda fritta è buona. " Mia nonna sul cibo ne sa più di Giallo Zafferano, e con lei arrivano diverse perle di saggezza che mi annoto di volta in volta per non rischiare di dimenticarle negli anni. Mia nonna è Emiliana, tutta la nostra stirpe è di quelle parti, quindi si è sempre cucinato con un certa attenzione. Solitamente cose pesanti: lasagna al forno, gnocchi al ragù, tigelle, gnocco fritto, polenta e salsiccia. Tutto rigorosamente fatto a mano, e cotto nello strutto. La leggerezza fatta a piatto, che ti si conficca nello stomaco e prende possesso di te per le successive dodici ore, poi partorisci un Alien e tutto torna come prima. O quasi. Io sono nata con diversi problemi - non tutti mentali per fortuna - e tra i tanti ci sono le più svariate e fantasiose intolleranze alimentari. Questo fa sì che io sia la spina nel fianco di mia nonna. " Mangia che ingrassi. Mangia che ti fa bene. Mangia che passa tutto. " In un modo, che ancora non mi è del tutto chiaro, sembra che il cibo sia la panacea di tutti i mali, almeno secondo i nostri nonni che ci vorrebbero vedere grassi e felici. Peccato che il grasso non è sinonimo di felicità, ma questo non è importante. Almeno non per loro. Il mio deficit comporta non pochi problemi, primo tra tutti grandi insulti a tavola, e derisioni di massa in famiglia. Ma ho spalle larghe e una gran dose di sarcasmo, in queste situazione me la cavo ad occhi chiusi. Le migliori, invece, sono quando devo uscire - per qualsivoglia motivo - a mangiare fuori; si aprono le gabbie dei coglioni e, a seguire, un groviglio di domande prive di qualsiasi senso logico. Premessa; le mie allergie sono poche - ma stronze - le mie intolleranze sono infinite - ma mutevoli -. Ed essendo abituata a conviverci spesso mi trovo a spiegare la situazione in tre parole secche - perché non ne ho voglia - turbando la controparte che di solito smette di capire bofonchiando domande insensate: - Ma quindi sei vegetariana? - No, sono celiaca. Quindi magari niente pizza. - Ah. Una pasta, allora? - Ahem, no, glutine. - Focaccia? Panini? Crepes? Un tocco di glutine unico formato famiglia? E vi assicuro che questa è tra le più comuni. - Ma quindi cosa mangi? - C'è un sacco di roba che posso mangiare. - Ma la carne la mangi? - Sì. - E la verdura? - Sì. - E la frutta? - … Sì. Se non li fermo con uno sguardo torvo, l'elenco diventa infinito. Perché sembra - già, sembra, perché i miei studi sull'idiozia umana non sono ancora completi - che le persone perdano ogni certezza di vita nel momento stesso in cui dichiari di non poter mangiare un Kinder Bueno. A volerli uccidere in un colpo solo basta dire di non poter andare da McDonald's. E la loro vita finisce, smettono di capire, gli occhi diventano vacui e iniziano a girare a vuoto, senza meta, zombi del mondo. - Ma se non mangi la pasta come fai? - Mangio il riso. - Il riso in bianco? - … no, il riso si può condire come la pasta. - Ma veramente?!? Sono in momenti come questi che vorrei scuoterli, come dieci anni fa si faceva con l'ovetto Kinder per capire se dentro c'era la sorpresa bella oppure la fuffa. E continuare a scuoterli ad oltranza chiedendogli: "checosacazzostaidicendo?" Perché non puoi capire che la pizza contiene glutine esattamente come la pasta? Perché se non mangio le schifezze credi che sia sull'orlo del suicidio? Perché dovrebbe mancarmi mangiare dei panini che hanno lo stesso gusto del polistirolo? Perché mi devi obbligare a mangiare una pizza senza glutine? Quando per anni ho mangiato la pizza vera e quindi no, non mi fotti, conosco bene la differenza. Tutto questo era per dire cosa? Non ne ho idea, solo che oggi è Lunedì, e come ogni sacrosanto Lunedì andrò a mangiare da mia nonna - che Dio mi aiuti - e siccome il tempo non è dei migliori, mi gioco la mano destra che ha fatto la polenta.
" Fa freddo, è giusto mangiare la polenta. Anche se è Agosto! "
Quindi buon Lunedì a tutti, buona giornata di lavoro intensa.
E si può scrivere un blog anche senza dover fare per forza i grandi intellettuali di 'sta ciufola. ( You don't know nothing ).
Have a nice day!
Tut! Tut!