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un buon "non compleanno"

Da Deni
Chi non conosce il ritornello tratto da Alice nel paese delle meraviglie quando la protagonista si trova a festeggiare con il cappellaio matto e leprotto bisestile il suo "non compleanno". Ecco....più o meno mi ritrovo nella stessa situazione anche se il ritornello giusto, per adattarlo alla mia situazione, sarebbe " un non buon compleanno".
Oggi sarebbe...anzi, oggi è il compleanno di mio marito. 36 anni....ma io sono molto arrabbiata con lui...anzi no, più che arrabbiata sono amareggiata  e delusa e, credetemi, sarebbe molto meglio se fossi semplicemente arrabbiata piuttosto che delusa.
Perchè se fossi arrabbiata gli urlerei contro le mie ragioni, una bella alzata di voce e tutto tornerebbe alla normalità. Invece no....
Come tutti gli anni, anche quest'anno nel giorno del suo compleanno mio marito si è preso una giornata di ferie dal lavoro. Per oggi aveva messo in programma una mattinata a Torino per cercare di sbloccare delle pratiche burocratiche riguardanti il suo volontariato con i vigili del fuoco (che tra l'altro, proprio ora mentre sto scrivendo mi ha mandato un sms che è riuscito a sbloccare il tutto).
Ok perfetto vai. Non ho nulla in contrario....
Peccato però che da domenica pomeriggio Enrico abbia l'influenza, e oggi stia ancora male. Anzi da ieri è decisamente peggiorato, perchè oltre la febbre ora è subentrato anche il mal di gola e la raucedine. Non ha più un filo di voce e, poverino, sta proprio male. Così ieri mi sono azzardata a dire a mio marito "visto che domani sei in ferie e poi collegato c'è il week-and, potresti rinunciare ad andare a Torino così Enrico sta a casa con te invece di andare dai nonni, evita di alzarsi presto, sta al caldo così magari guarsce prima".
Ecco la risposta che mi è arrivata "te lo scordi, io alla mia giornata di ferie non ci rinuncio"....
Io sono in piena scadenza quindi non posso stare a casa....e se fossi stata io al suo posto avrei rinunciato ai miei impegni (visto che comunque non si era nemmeno degnato di telefonare e prendere appuntamento) per salvaguardare la salute di mio figlio.
Ma no....credo che tutto si limiti al fatto che lui sia "maschio"...anche se con questa affermazione alla fine un pò lo giustifico.
Però dai, possibile che quella che deve rinunciare a tutto devo essere sempre e solo io??????
Perchè qui non si tratta di un capriccio mio, ma di un bisogno effettivo di un bimbo malato.
Senza considerare che domani lui non sarà presente per tutta la giornata per lavoro al mattino e vigili del fuoco al pomeriggio. Io mi ritrovo sola, con Milena da portare ad una festa di compleanno, Enrico malato e Samuele che si trova nel limbo (ieri aveva la febbre, oggi pare stia meglio).
Non lo so, non so cosa pensare...sono proprio giù di  morale.
Quindi...un non buon compleanno tesoro mio.
(che poi, ecco, mi sento pure in colpa per non festeggiare degnamente questo compleanno....)

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