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Un business nebbioso, ma non troppo

Creato il 12 settembre 2011 da Amsimo
Un business nebbioso, ma non troppoFoto by Rafa
Risale al 2001 il primo famoso hammam italiano aperto da un architettodi origini iraniane, grazie al progetto di finanziamento Mercurio del Comune diGenova. Da allora molto tempo è passato e molti altri centri benessere sonostati aperti. Tuttavia questo genere di investimento continua a suscitarel’interesse di coloro che vogliano mettersi in proprio o cambiare attività, dalmomento che, anche in tempi di crisi, si continua a non voler fare a meno delbenessere e del relax. Anzi, forse proprio di questi tempi, in cui lo stresspuò essere più elevato a causa del lavoro (presente o assente), rifugiarsi inun luogo “fuori dal tempo e dallo spazio” come un hammam può essere unasoluzione, anche se solo temporanea. I clienti abituali di questi particolaricentri benessere, sono infatti sempre più non solo persone abbienti ma anchedipendenti di uffici in cerca di massaggi ristoratori. In checosa si differenzia un hammam da un semplice centro benessere? Innanzi tuttobisogna specificare che la tradizione mediorientale (questi locali sono tipicinon solo della Turchia, ma anche di Tunisia, Algeria, Marocco e Iran) richiedeche uomini e donne possano accedere ai locali separatamente, maicontemporaneamente. I locali devono poi essere organizzati secondo un percorsoche contenga specifici trattamenti. L’arredamento e la struttura architettonicadevono rispecchiare la cultura mediorientale grazie a mosaici, arredi pregiati,musiche, linee e colori particolari, che favoriscano il relax ed il benesserenon solo fisico ma anche mentale.Se statepensando di dedicarvi a questo genere di attività, di aprire cioè un bagnoturco, studiate bene la posizione e cercate di trovare un locale che sia minimodi 200 metri quadri. Gli ambienti più classici per un hammam sono infattiquelli legati ai trattamenti dell’acqua e del vapore, a metà via tra sauna,centro termale ed estetico, e sono quindi necessarie varie sale in cui passaredall’aria tiepida a quella più calda, poi caldissima, alla quale seguetipicamente una sala riposo. Oltre a queste zone serviranno quelle necessarieper l’accoglienza (reception) e gli spogliatoi, oltre ai locali per itrattamenti estetici.Oltrealle vasche, i centri offrono infatti tipicamente trattamenti come massaggi ecure estetiche varie. In alcuni di essi vengono offerti anche servizi bardedicati alla pausa pranzo, con light lunch a base di piatti tipici come ilcous-cous o sono stati creati angoli ricreativi dove gustare dolcetti e tisane.Alcunicentri hanno preferito aprire ad un pubblico misto, maschile e femminile, perattirare più clientela, aggiungendo però l’obbligo di indossare il costume dabagno. Mentre altri hanno iniziato a proporre veri e propri eventi comecompleanni e adii al nubilato.Puòessere come sempre una buona idea organizzare promozioni legate allastagionalità, per cercare di spingere le stagioni più calde (meno frequentate)o per coinvolgere un pubblico più giovane. Sembra infatti che nelle regioni delsud Italia il pubblico che affolla gli hammam si aggiri tra i 35 ed i 55 anni,sia di sesso maschile e veda questo luogo come un’alternativa al bar… anchequesto può essere uno spunto, per differenziare e crearsi la propria “nebbiosa”nicchia di mercato.

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