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Tanti anni fa ti incontravo spesso per strada, la mattina presto oppure all'ora di pranzo: io andavo a scuola e tu lavoravi, facevi già il barista. Camminavi con passo ondeggiante, a causa della sfortuna che evidentemente ti ha voluto accompagnare fin dall'inizio: zoppicavi. Ricordo il tuo modo di salutarmi, sollevando il capo contemporaneamente al "ciao!". Non ci fermavamo mai a parlare, ci salutavamo e proseguivamo ognuno per la propria strada....per il proprio destino, potrei dire adesso. Ti ho ritrovato anni dopo, al bar dove vado con i colleghi, e per anni ho gustato il caffè che mi hai servito.... "un caffè alla ferrovia!"...dicevi, mentre me lo porgevi al banco. Non sapevo delle tue vicissitudini, nè di quanto avrebbero influito sul tuo destino. Te ne sei andato arrendendoti alla vita che non ti ha dato molto, probabilmente niente; un giorno forse ci ritroveremo da qualche parte, in un mondo migliore a prendere un caffè insieme, anche perché sto pensando adesso che non lo abbiamo mai fatto. Ciao Nino!
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