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Due Paesi diversi ma su molti versanti simili, un ponte interattivo tra Portogallo e Italia: Lilly’s Lifestyle e Alvufashionstyle si incontreranno ogni mese in un caffè virtuale per conversare sulle socio-dinamiche della moda. Questo spazio virtuale sarà disponibile mensilmente su entrambi i blog e si potrà partecipare commentando negli spazi sottostanti
Durante questa prima chiacchierata virtuale del 2015 si è parlato di: “viaggi e moda”: viaggiare comodi o viaggiare come se dovessimo sfilare in passerella?
Lilly: Ciao Alvu! Entrambe siamo tornate da poco tempo da un viaggio, tu da Londra ed io dal Marocco. Oggi mi piacerebbe chiacchierare proprio di viaggi e moda, per capire se in viaggio sia meglio “viaggiare comodi o viaggiare come se dovessimo sfilare in passerella?“. Io viaggio sempre con un bagaglio a mano e quindi cerco di portare con me dei capi intercambiabili per varie occasioni (dal casual al classico). Tu come ti organizzi?
Alvu: Ciao Lilly, ben tornata! Si, sono appena tornata da Londra, una città cosmopolita, crocevia di culture diverse, perfettamente integrate. Mi è piaciuta tantissimo! Soprattutto la parte musiva. Per quanto riguarda il clima sono stata abbastanza fortunata, poiché ha piovuto solo un giorno. Ed è una rarità per una città come Londra. L’ ideale, per non incorrere a brutte sorprese metereologiche, credo sia vestirsi a strati. A Cosa non rinuncerei mai? Ad un capo elegante da sera, e tu?
Lilly: Dipende molto dal viaggio. Ti spiego. A Marrakech ho indossato capi che avevo deciso di eliminare dal mio armadio, alla fine del viaggio li ho donati tutti al riad (per chi non lo sapesse è un’antica casa padronale trasformata in albergo) che si dedica ad un turismo solidale. Quando sono stata a NY, invece, non sapevo cosa aspettarmi, quindi ho preferito mettere in valigia capi casual che con degli accessori adatti potevano trasformarsi in abiti eleganti. Tu hai mai abdicato dalla comodità per lo stile durante i tuoi viaggi?
Alvu: Dipende dal tipo di vacanza. Se è un viaggio organizzato con un tour operator il comfort è tacitamente necessario. I ritmi sono alti e tra visite ed escursioni un capo passe-partout è l’impermeabile leggero o semplicemente un k-way. Però, considerando l’eterogeneità del capo, consiglierei di scegliere quello più colorato e stravagante possibile, in modo da poterlo abbinare alle cromie, magari fluo, delle scarpe da ginnastica. Un mood casual però mantenendo sempre quel tocco glamour che ci caratterizza. Per la sera, una bella decolleté Chanel con tacco medio e un tubino nero.
Lilly: Hai appena finito di elencare i capi nella mia valigia. Aggiungerei degli accessori non ingombranti come orecchini, collane e una borsa per la sera che con dei jeans, delle ballerine e una giacca danno quel tocco casual chic adatto per aperitivi, cene o inaugurazioni di mostre. Eviterei capi che si devono stirare, visto che non sempre è possibile. Inoltre se proprio credete di non avere il capo giusto, in giro per il mondo, si trovano sempre mercatini dove poter approfittare di qualche preziosità indigena. Non trovi? Ti è mai capitata una situazione del genere? Io sono impazzita a Londra dove si trovavano anche capi a 1€ – e che capi! – da far invidia a tutti i mercatini italici.
Alvu: Purtroppo no, il tempo che avevo a disposizione non mi ha permesso di visitarla come avrei voluto. La cosa che mi ha colpito di più di questa città, oltre i tantissimi italiani, è stata la presenza di una moltitudine di charity shop. Negozi che devolvono parte del ricavato degli acquisti a scopo benefico. Inoltre, nonostante il periodo dei saldi, la sterlina risultava più alta al cambio rispetto al nostro euro e quindi mi sono dovuta contenere. Acquistare con i saldi lì sarebbe stato come comprarli a prezzo pieno in Italia. E tu, Lilly, quale città vorresti visitare?
Lilly: Non sei andata ai mercatini? Portobello Road? Allora devi assolutamente tornare. A te che piace la moda come arte Londra è un pozzo senza fine. Io mi son ripromessa di ritornare solo per visitare e scoprire gli atelier dei giovani designer, ho già una lista immensa. Tornando alla tua domanda, ho già pianificato due viaggi europei per i prossimi mesi. Uno in Italia ed uno in Irlanda, durante i quali presenterò una nuova rubrica del mio blog. Anzi, te ne parlerò presto magari durante un futuro caffè. Ti va di fare un piccolo gioco fashion? indichiamo 5 città ed un relativo capo di abbigliamento che vogliamo attribuirle. Comincio io: Napoli: gonna a ruota, New York: stiletto, Londra: jeans, Parigi: tubino nero, Lisbona: scialle. E tu?
Alvu: Che bello! Ma in Italia dove di preciso? Il mio sogno sarebbe quello di visitare il Giappone, sono un’amante della cultura nipponica e soprattutto del Sushi. Per quanto riguarda Abiti e città ho pensato: Parigi – tubino nero vita stretta longuette, Roma – cappello a falda larga anni ’50, New York – gioielli Tiffany, Lisbona – abito e accessori in sughero, Londra – Gonna lunga e inglesine con cappello. Londra mi è rimasta nel cuore, come d’altronde New York. Nel mio prossimo viaggio londinese ho già incluso un thè al Dorchester Luxury Hotel e sicuramente i mercatini Vintage, magari mi consiglierai tu! Cara Lilly, è stata una piacevole chiacchierata, è bello scambiarsi a distanza opinioni, sogni, aneddoti, sono contenta di conoscerti e spero di poterti riabbracciare presto! E chissà, magari organizzare una giornata proprio qui in Italia! Grazie Lilly!
Lilly: In Italia farò un viaggio di due settimane, dalla Lombardia alla Sicilia. Visiteremo Milano, Roma, Napoli e Palermo. Sarà un viaggio alla ricerca di curiosità ed insolite mete, l’ovvio come ben sai non è di casa nel mio blog. Sarà una nuova avventura e una nuova sfida. Spero anch’io di riabbracciarti presto, adoro i nostri caffè virtuali ma dal vivo è tutta un’altra cosa. Grazie a te!
Vi siete persi i Caffè del 2014?
Niente paura, potete leggerli QUI
Le immagini, di autori anonimi, sono state reperite online.