Non so cosa sia stato… Ho più volte ribadito il concetto che nei mesi centrali dell’inverno non viaggio, per lo meno non in macchina. Perché invece in treno mi sono spostata già due volte nelle scorse settimane. Quando abbiamo iniziato a pensare a un’ipotetica data per un meeting di progetto in Toscana insieme a Silvia e Alessandro non ho detto subito di sì. Fin dall’inizio però l’idea si è arricchita di dettagli e un semplice incontro di lavoro (che comunque non è mai solo “semplice lavoro”) si è trasformato nel blog tour “Casina al monte per t(r)e”. E quando lo staff di Viareggino.it ci ha confermato che noi e i nostri accompagnatori avremmo potuto partecipare al carnevale di Viareggio da insider non stavo più nella pelle. Ho davvero vissuto la settimana prima della partenza in trepidazione: un’altra nuova esperienza, da provare e da vivere di slancio. Con i colori e l’allegria tipicamente associati al carnevale (e mica un carnevale qualunque), come non entusiasmarsi?
Photo Credit: Monica Pollini
Le mie precedenti esperienze del carnevale (ve ne avevo parlato qui) non mi avevano minimamente preparato all’esplosione di suoni, colori, vitalità ed energia sprigionati nelle ore pomeridiane immediatamente dopo i tre colpi di cannone che segnano l’inizio del corso mascherato. E’ stato entusiasmante andare incontro ai carri e capire – finalmente – come le coreografie rendessero completa la festa; ed è stato ugualmente elettrizzante seguire i carri il cui ritmo acceso ci ha attirato come il pifferaio magico richiamava a sé prima i topini e poi i bambini nella città di Hamelin.Photo Credit: Monica Pollini
Ma riuscite anche solo lontanamente ad immaginare quanto sia stato esaltante poter salire e scendere a piacimento dai carri del carnevale di Viareggio? Questo è stato un bellissimo regalo di Viareggino.it, che come inviati speciali ci ha dato la possibilità di vivere il carnevale da tutta un’altra prospettiva
Tra i carri di prima categoria, io sono rimasta letteralmente affascinata da “Il Minotauro” di Alessandro Avanzini: l’ho fotografato non so quante volte, rapita dalla “faccia” dell’essere mitologico e assolutamente convinta che, chissà come, mi stesse guardando… lo stesso tipo di incanto me l’ha trasmesso “Potere in maschera”, il carro dei fratelli Bonetti: al calar della sera, quando le prime luci si sono accese sul corso mascherato, gli occhi di queste maschere sono diventati ipnotici…Altri carri mi hanno invece lanciato un diverso tipo di incantesimo: i colori sgargianti di “Nicaragua” – il carro fuori concorso di Fabrizio Galli che conclusi i corsi di Viareggio sfilerà al carnevale dell’omonimo Paese – hanno attirato più volte il mio sguardo e il ritmo del samba che impazzava sul carro (per non parlare delle sue meravigliose ballerine) ha conquistato indistintamente uomini e donne del nostro gruppo.Allo stesso modo, nel corso del pomeriggio ci siamo ritrovati più volte a correre dietro al carro dei fratelli Cinquini, “La guerra dei poveri”: messaggio profondo e attuale, contornato da colori vivi e musica roboante per far riflettere sulla deriva del nostro “sistema Paese” pur nella folle cacofonia del carnevale.Anche “Il Pollaio” di Carlo Lombardi mi ha colpito molto: gli enormi polli e le galline di cartapesta facevano pendant con i vivaci costumi da “polli” dei ragazzi che animavano il carro, ma i tre galletti arrosto che facevano bella mostra di sé sul retro del carro la dicevano lunga su che fine fanno i polli in generale…Insomma, mi sono dilungata come non mai ma la fantastica esperienza vissuta a Viareggio meritava tutto ciò, forse anche di più. Mi sono divertita come una matta a ideare anche per me un trucco che mi facesse entrare nel mood carnevalesco e mi sono lasciata travolgere dall’atmosfera goliardica e godereccia di una festa che si ripropone da ben 140 anni tanto da non vedere nemmeno il mare di Viareggio. Ho passato una splendida giornata e la buona notizia, per voi, è che l’ultima sfilata del carnevale sarà domenica 3 marzo!Dopo il carnevale delle elezioni e della politica non potete perdervi il carnevale di Viareggio, soprattutto se come me non ci siete mai stati Se pensate a un weekend nei pressi di Viareggio, potreste alloggiare alla Casina al Monte e approfittarne per conoscere di persona la Sig.ra Trippando.