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Un carnevale da “insider”: la mia esperienza a Viareggio

Creato il 24 febbraio 2013 da Auroradomeniconi

Un carnevale da “insider”: la mia esperienza a ViareggioNon so cosa sia stato… Ho più volte ribadito il concetto che nei mesi centrali dell’inverno non viaggio, per lo meno non in macchina. Perché invece in treno mi sono spostata già due volte nelle scorse settimane. Quando abbiamo iniziato a pensare a un’ipotetica data per un meeting di progetto in Toscana insieme a Silvia e Alessandro non ho detto subito di sì. Fin dall’inizio però l’idea si è arricchita di dettagli e un semplice incontro di lavoro (che comunque non è mai solo “semplice lavoro”) si è trasformato nel blog tour “Casina al monte per t(r)e”. E quando lo staff di Viareggino.it ci ha confermato che noi e i nostri accompagnatori avremmo potuto partecipare al carnevale di Viareggio da insider non stavo più nella pelle. Ho davvero vissuto la settimana prima della partenza in trepidazione: un’altra nuova esperienza, da provare e da vivere di slancio. Con i colori e l’allegria tipicamente associati al carnevale (e mica un carnevale qualunque), come non entusiasmarsi?

Un carnevale da “insider”: la mia esperienza a Viareggio
Eravamo tutti consapevoli che il programma previsto per il blog tour sarebbe stato la classica “mazzata”, come si dice dalle mie parti. Ma per noi romagnole l’ entusiasmo superava di gran lunga la levataccia del sabato, le lunghe ore di viaggio in treno (per raggiungere prima Firenze e poi Pisa) e le tante attività concentrate in un unico weekend. Però non sono mai stata così contenta delle poche ore dormite durante un fine settimana, perché il carnevale di Viareggio è stato molto di più di ciò che, da profana, avrei mai potuto immaginare.

Un carnevale da “insider”: la mia esperienza a Viareggio
Domenica 10 marzo, quindi, ci siamo alzati presto, abbiamo ringraziato che la giornata si presentasse sotto buoni auspici – meteorologicamente parlando – e dopo colazione di buona lena ci siamo diretti a Viareggio. La nostra meta era la Cittadella del Carnevale. Secondo voi, io avevo una vaga idea di cosa mi aspettasse? Ovviamente no
:)
E altrettanto ovviamente, sia prima che dopo l’incontro con Irene e Mikol di Viareggino.it, mi sono ritrovata a girare per la città del carnevale con l’eccitazione di una bambina. Davanti a me quella che è a tutti gli effetti “la” città del carnevale, ovvero il posto in cui vengono creati i carri che sfilano sul lungomare di Viareggio e gli hangar che li nascondono durante la settimana, in attesa delle 5 sfilate previste ogni anno.

Un carnevale da “insider”: la mia esperienza a Viareggio
Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, la Cittadella è liberamente accessibile a tutti. O per meglio dire, a tutti coloro che vogliono gustarsi l’atmosfera del carnevale fin dalle prime ore del mattino. I carri, infatti, lasciano molto presto gli hangar in cui sono custoditi e lentamente si avviano verso il corso sul lungomare che li vedrà sfilare tra battaglie a colpi di musica e coriandoli. E mentre si dispongono in fila, i carri – mastodontici – sono alla portata di tutti… non per salirci sopra, ahimè, ma per essere ammirati nei minimi particolari senza la tipica “folla da carnevale” che invade le strade della cittadina toscana nel pomeriggio. Io mi aggiravo per la Cittadella con il naso all’insù, incantata dall’atmosfera festosa che già riempiva l’aria e cercando (invano) di immaginare come le “coreografie” avrebbero potuto dare vita al famoso carnevale di Viareggio.

Un carnevale da “insider”: la mia esperienza a Viareggio

Photo Credit: Monica Pollini

Un carnevale da “insider”: la mia esperienza a Viareggio
Le mie precedenti esperienze del carnevale (ve ne avevo parlato qui) non mi avevano minimamente preparato all’esplosione di suoni, colori, vitalità ed energia sprigionati nelle ore pomeridiane immediatamente dopo i tre colpi di cannone che segnano l’inizio del corso mascherato. E’ stato entusiasmante andare incontro ai carri e capire – finalmente – come le coreografie rendessero completa la festa; ed è stato ugualmente elettrizzante seguire i carri il cui ritmo acceso ci ha attirato come il pifferaio magico richiamava a sé prima i topini e poi i bambini nella città di Hamelin.

Un carnevale da “insider”: la mia esperienza a Viareggio

Photo Credit: Monica Pollini

Ma riuscite anche solo lontanamente ad immaginare quanto sia stato esaltante poter salire e scendere a piacimento dai carri del carnevale di Viareggio? Questo è stato un bellissimo regalo di Viareggino.it, che come inviati speciali ci ha dato la possibilità di vivere il carnevale da tutta un’altra prospettiva

;)

Un carnevale da “insider”: la mia esperienza a Viareggio
Un carnevale da “insider”: la mia esperienza a Viareggio
Tra i carri di prima categoria, io sono rimasta letteralmente affascinata da “Il Minotauro” di Alessandro Avanzini: l’ho fotografato non so quante volte, rapita dalla “faccia” dell’essere mitologico e assolutamente convinta che, chissà come, mi stesse guardando… lo stesso tipo di incanto me l’ha trasmesso “Potere in maschera”, il carro dei fratelli Bonetti: al calar della sera, quando le prime luci si sono accese sul corso mascherato, gli occhi di queste maschere sono diventati ipnotici…

Potere in maschera
Altri carri mi hanno invece lanciato un diverso tipo di incantesimo: i colori sgargianti di “Nicaragua” – il carro fuori concorso di Fabrizio Galli che conclusi i corsi di Viareggio sfilerà al carnevale dell’omonimo Paese –  hanno attirato più volte il mio sguardo e il ritmo del samba che impazzava sul carro (per non parlare delle sue meravigliose ballerine) ha conquistato indistintamente uomini e donne del nostro gruppo.

Nicaragua
Allo stesso modo, nel corso del pomeriggio ci siamo ritrovati più volte a correre dietro al carro dei fratelli Cinquini, “La guerra dei poveri”: messaggio profondo e attuale, contornato da colori vivi e musica roboante per far riflettere sulla deriva del nostro “sistema Paese” pur nella folle cacofonia del carnevale.

Un carnevale da “insider”: la mia esperienza a Viareggio
Anche “Il Pollaio” di Carlo Lombardi mi ha colpito molto: gli enormi polli e le galline di cartapesta facevano pendant con i vivaci costumi da “polli” dei ragazzi che animavano il carro, ma i tre galletti arrosto che facevano bella mostra di sé sul retro del carro la dicevano lunga su che fine fanno i polli in generale…

Pollaio
Pollaio
Insomma, mi sono dilungata come non mai ma la fantastica esperienza vissuta a Viareggio meritava tutto ciò, forse anche di più. Mi sono divertita come una matta a ideare anche per me un trucco che mi facesse entrare nel mood carnevalesco e mi sono lasciata travolgere dall’atmosfera goliardica e godereccia di una festa che si ripropone da ben 140 anni tanto da non vedere nemmeno il mare di Viareggio. Ho passato una splendida giornata e la buona notizia, per voi, è che l’ultima sfilata del carnevale sarà domenica 3 marzo!

Un carnevale da “insider”: la mia esperienza a Viareggio
Dopo il carnevale delle elezioni e della politica non potete perdervi il carnevale di Viareggio, soprattutto se come me non ci siete mai stati
;)
Se pensate a un weekend nei pressi di Viareggio, potreste alloggiare alla Casina al Monte e approfittarne per conoscere di persona la Sig.ra Trippando.


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