Un classico brindisi per le Feste

Da Wineup

Bollicine a Nord Ovest

Brindisi di Capodanno

Anche quest’anno sono finite le festività natalizie; per me, e mi auguro per molti di voi, sono state un’occasione di serenità e di… ottimi brindisi. Questa volta ho scelto di rimanere sul classico: nel senso del metodo champenoise ovviamente. E così ho potuto provare quanto sia piacevole un pasto “a tutta bolla”.

Ho scelto due produttori di Piemonte e Lombardia che mi piacciono molto; anzitutto la piccola azienda agricola La Chiara di Gavi, che produce il La Chiara Brut, uno spumante metodo classico pas dosé a cui l’uva cortese ha donato la giusta sapidità per accompagnare (l’ottima) torta di verdure che apriva la cena di Capodanno. Le altre bottiglie protagoniste dei miei brindisi erano de Il Mosnel, produttore storico della Franciacorta, una delle realtà del vino italiano più 2.0 (fate la prova: una rapida ricerca su Google del suo nome produce qualcosa come ventimila riferimenti…).

Più d’uno, compresi alcuni dei miei wine blogger preferiti, ha già scritto dei vini de Il Mosnel, e del rosé pas dosé che ho apprezzato, il Franciacorta Parosé 2005 (70% pinot noir, 30% chardonnay); ad esempio sul sito DiWineTaste (per le annate 2004 e 2006) e, di recente, sul blog di  Enofaber. Al di là delle note tecniche, qui vorrei però sottolineare un altro aspetto. Se si hanno ospiti, e ancora più quando si è invitati e ci si sente dire “Allora lo porti tu un buon vino?” (chissà perché me lo chiedono spesso ) è importante, credo, scegliere una bottiglia su cui si sa che si può contare, ma anche che sia profondamente fedele al suo terroir. Questo è il punto: secondo me i vini de Il Mosnel sono proprio così.


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