Un classico riproposto:
Pierre o delle Ambiguità, Melville, Guaraldi
Un libro pazzesco, che avrebbe potuto scrivere solo il Capitano Achab
Un anno dopo Moby Dick, Melville compie la sfida più grande: dopo aver solcato gli oceani per ingabbiare la Balena Bianca, scrive un immane romanzo “di terra”, teologico, involuto e crudele, per risolvere l’essere umano e il tabù dei tabù, l’incesto. Pierre o delle Ambiguità viene alla luce nel 1852, sconcertando la critica americana, piuttosto bacchettona: “Pierre è forse il romanzo più folle mai scritto. Ci sono scene di una forza incontenibile. Ma la quantità di imperfezioni è pressoché infinita”, scrive il Boston Post. A cui fa eco il New York American Whig Review, “Un libro orrido! Affettato nella lingua, innaturale nella concezione, ripugnante nella trama, antiestetico nella costruzione. Questo è l’ultimo – e il peggiore – tra i lavori di Melville”. In realtà, la grandezza torbida di Pierre verrà riscoperta – insieme agli abissi della Balena Bianca – nel Novecento, da scrittori estremi come Thomas Pynchon, Donald Barthelme e Denis Johnson.
Tanto complesso da ritenersi impubblicabile. Il romanzo di Melville è una maceria dell’editoria italica. L’unica traduzione disponibile è quella del 1942 compiuta per Einaudi dal dimenticato intellettuale Luigi Berti. Da allora, il libro, definito da Cesare Pavese “il romanzo che avrebbe potuto scrivere il Capitano Achab”, non è più circolato in libreria. L’editore Guaraldi recupera l’antica traduzione di Berti, setacciata da uno strenuo lavoro di editing. Nella versione cartacea di Pierre (Rimini 2015, pp.324, euro 14,90), perciò, viene proposto il romanzo smussato, levigato, secondo la concezione editoriale per cui i classici non sono intoccabili, veritieri per l’eternità, ma vanno sempre vagliati e sorvegliati e rielaborati. Nella versione ebook, invece, la filologia viene salvaguardata e si può leggere il romanzo nella versione originale. Il testo è introdotto da uno studio di Davide Brullo.
English: Etching of Joseph O. Eaton’s portrait of Herman Melville (Photo credit: Wikipedia)