“Madonna Candelora
de l’inverno sém fôra.
Se’l piôf, fioca o tira vent,
n’del’inverno sem dént.”
Quand’ero bambina la nonna mi raccontava spesso i detti, i proverbi e le tradizioni legati al mondo contadino, ai fattori meteorologici ed alla tradizione religiosa e proprio questi giorni di fine inverno sono pieni di questi avvenimenti che segnano il passaggio dal brutto e freddo inverno alla dolce primavera.
Ed è un po di giorni che penso ai suoi teneri racconti che sono rimasti dentro di me lasciando ricordi che scaldano il cuore, racconti che a mia volta ho fatto ai miei figli, ma che per il momento. quando glieli rammento, sembra non suscitino nulla in loro…
Nei giorni scorsi ci sono stati ” i giorni della merla” a cui è legata la bellissima leggenda che spiega il motivo per cui i merli hanno le piume nere, oggi 2 febbraio, invece, è il giorno della Candelora così detta perché in questo giorno si benedicono le candele come simbolo cristiano.
E proprio in questo giorno la nonna mi vestiva d tutto punto, si metteva “in ordine” e insieme andavamo nella chiesetta di campagna per la benedizione delle candele ( che erano diverse dalle altre perché più lunghe e sottili ) ed al termine della funzione ero io che tornando verso casa le tenevo in mano tenendole con cura, come se avessi in mano un vero tesoro .
Forse queste tradizioni non si usano più, o forse sono io che non le vivo più se non nel ricordo e le rivivo perché mi lasciano un qualcosa dentro e mi scaldano il cuore così come me lo scaldano i ricordi della mia vita trascorsa…
E proprio perchè era un giorno di festa metteva in tavola un autentico piatto delle feste…
il risotto con le quaglie…
Ingredienti: 400 gr. di riso Roma, 60 gr. di burro, 4 quaglie, 4 fette di pancetta arrotolata, 4 foglie di salvia, olio extravergine d’oliva, 1/2 bicchiere di vino bianco secco, un mestolo di buon brodo di carne, parmigiano grattugiato, sale e pepe.
In un tegame faccio rosolare con un goccio d’olio le quaglie avvolte con una fetta di pancetta e una foglia di salvia. Quando sono ben dorate da entrambe le parti le innaffio con il vino e quando è evaporato aggiungo il brodo e le faccio cuocere a fiamma bassa per una mezz’ora.
In abbonsante acqua bollente salata faccio lessare il riso, lo scolo,lo condisco con il burro e il parmigiano, poi lo metto nei piatti singoli con la quaglia e lo irroro con il fondo di cottura filtrato.
Lo servo fumante.