Un commissario per l’ast, subito …!

Creato il 13 febbraio 2012 da Sidast

L’ideale sarebbe un “vero” commissario di polizia, alla Montalbano, per intenderci ma ci accontenteremmo anche di un bravo e solerte funzionario della Regione Siciliana che non guardi in faccia a nessuno e  venga inviato dall’Amministrazione Regionale per spulciare  le (residue) “carte” aziendali, le delibere, gli appalti, i bilanci dell’Azienda Siciliana Trasporti spa per rifare la storia del default dell’Azienda dalla sua trasformazione in spa ad oggi ricostruendo tutti i passaggi economico-finanziari che hanno visto la progressiva sparizione delle entrate (ricapitalizzazione compresa)  a fronte di misteriose uscite per spese folli e improduttive, sprechi, inutili consulenze, pagamento di stipendi e straordinari a personale non strettamente necessario alla produzione ma assunto per favorire politici, parenti, sindacalisti, fornitori.

L’importante che il responsabile unico dell’Azienda non venga inviato presso di essa per “salvare” qualche intoccabile ma per rilanciare e salvare, piuttosto, la più importante azienda regionale del trasporto pubblico locale che dà lavoro a circa 1200 padri di famiglia….

Vogliamo, piuttosto, sperare che non siano spediti in Azienda funzionari-lassisti a “fingere” d’ indagare sulla recente gestione e che rimettano in sella i responsabili dello sfascio senza avere individuato alcuna anomalia e senza dare contezza dei “risultati” eventualmente ottenuti in senso favorevole agli indagati e  che non trovino la spiegazione della frenetica (oltre che sospetta) volontà di questi in direzione della “privatizzazione” dell’Azienda….

Ci sorge, a questo punto, il fondato dubbio che la “crisi” aziendale, con l’avallo d’importanti esponenti politici sia stata “pilotata” sin dall’inizio allo scopo di deprezzare la Società a tal punto da essere ceduta a prezzo di saldo a qualche amico magari campionissimo di legalità e antimafiosità. Non per nulla, per coprirsi le spalle, tutti in Azienda si affannano a correre a firmare improbabili codici etici, anticorruzione, antimafiosità per allontanare dalle proprie persone sospetti d’inciuci, interessi privati, corruzione e a ricevere attestati di solidarietà da parte di alcune istituzioni, dai Sindacati aziendali, dai fornitori (guarda caso, sempre gli stessi….).

Siamo stati lungimiranti (e non portatori di jella) noi del Sidast, nel denunciare da tempo le condizioni in cui si sarebbe venuta a trovare l’Azienda e non siamo stati ascoltati dai dipendenti della Società che, dopo aver perso le prestazioni straordinarie che arrotondavano lo stipendio, rischiano da oggi addirittura la decurtazione del salario minimo (non più) garantito, il trasferimento, la cassa integrazione e….il licenziamento, manco avessero preso la cittadinanza greca!

Lottiamo, piuttosto, affinchè sia decurtato lo stipendio (più che sostanzioso) dei Dirigenti, che qualcuno di loro venga trasferito lontano per coprire le sedi aziendali vacanti, che qualche altro venga declassato per “scarso rendimento” e che qualche altro venga addirittura licenziato per avere ottenuto l’incarico attraverso un concorso chiaramente truccato….

A casa anche l’intero Consiglio d’Amministrazione che non ha saputo gestire l’Azienda e che, a mandato scaduto (oltre che avariato), continua a non mollare le poltrone concedendosi il lusso, anziché limitarsi all’ordinaria amministrazione, a deliberare provvedimenti straordinari quale, ad esempio, il riassorbimento da parte della Società Madre di piccole società, già create ad hoc, che appesantirebbero ulteriormente il precario bilancio aziendale….

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