Il primo #compleannolondinese della Saruccia e’ riuscito.
Nonostante tutti i possibili imprevisti che ci si sono parati davanti durante i preparativi.
E no, non sto esagerando.
Da dove posso iniziare a raccontavi le disavventure?
Partiamo dalla torta?
Riuscita miracolosamente bene nonostante quella strunz della pasta di zucchero, che non voleva saperne di funzionare a dovere, restando incollata come una cozza alle formine.
3 ore per creare 6 fiori di zucchero (contando che sulla torta, alla fine, di fiori ne ho piazzati 12, immaginate il resto…).
O le lettere che si frantumavano ogni volta che tentavo di staccarle.
Insomma: una roba da ricovero immediato nel più vicino manicomio.
Ma, in un modo o nell’altro, la torta e’ andata bene e ho ripreso con gli altri preparativi mangerecci.
E li ho fatto un errore madornale:
Mi sono rilassata.
Inutile dirlo, l’imprevisto era dietro l’angolo.
Il piano iniziale prevedeva pizza ripiena e pizzette rosse e con le patate.
Preparo le prime 3 teglie di pizzette.
Metto la carta forno nelle teglie, le pizzette e inforno.
Quando le tiro fuori, il dramma:
La carta forno (che, ho scoperto dopo, NON ERA carta forno) si era appiccicata al fondo delle pizzette.
Ma roba che non veniva via nemmeno a pregarla in aramaico.
Risultato?
Le 3 teglie di pizzette son finite nel secchio. Da li la corsa contro il tempo.
Niente pizza ripiena, solo pizzette, con l’impasto residuo.
Stavolta sono uscite perfette (‘cciloro).
Il resto me lo ricordo poco:
Impacchetta tutto, vestiti in modalità flash, aspetta il santo vicino che ci ha dato un passaggio con la macchina e sistema la sala prima dell’arrivo degli ospiti a tempo di record.
Il tutto con una temperatura esterna di oltre 30 gradi.
Nonostante le corse, il caldo e le caviglie in formato pagnotte, la festa e’ stata un successo.
Certo, la piccola teppista con il nome da figlia di popstar ha rischiato il linciaggio da parte di mio fratello.
O la versione junior di Will Smith che ha rifiutato di mangiare pasta perché “my religion doesn’t allow me” (la setta dei salvatori di grano??) ma poi si è magnato metà della roba sul tavolo.
O la bimba posh (ma tanto educata) che mi ha detto “sorry, I don’t like tomatoes”…sgranocchiando felice una pizzetta rossa…
Alla fine si sono divertiti tutti.
Anche noi.
E ho davvero capito il perché i regali si scartano a casa.
Il bottino della Saruccia e’ stato assai vario:
Si passa dalla scatola di tartufi al cioccolato (ovviamente liquefatti dal caldo…), al paio di calzini, agli occhiali da sole in stile Renato Zero, alla busta coi soldi fino ad arrivare al vestitino di John Lewis e la borsetta di Cath Kidston.
E la Saruccia?
Felice come una pasqua, of course!
Mi ha abbracciato e poi:
Grazie mamma, e’ stata una bellissima festa!
Stavo pensando: Maybe for my 9th birthday you can plan a Glee party!!