Quando stamattina i miei occhi hanno letto 6.23 sul diplay del cellulare, nonostante avessi impostato la sveglia alle 8, la mia mente ha detto... - "noooo". Mi sono ritrovata sopraffatta dall'essermi svegliata così, inspiegabilmente, in un profondo stato di malinconia. E in questa emozione mi sono lasciata condurre, senza tentare di controllarla. Ho pianto...... Era un po' che non succedeva... Da un certo punto di vista mi sono sentita finalmente liberata....Ho sempre avuto paura della mia malinconia; una volta ho sentito dire che ci si può anche affezionare a questo stato d'animo, e così ho sempre pensato che sarebbe stato più saggio reprimerla. Anche perchè, onestamente, chi gioirebbe nello stare accanto ad una persona malinconica ?!?...Eppure la malinconia fa parte di me. Del mio "elemento" ...metallo. :-) Solo quando è in squilibrio diventa ...tristezza, depressione, separazione... Per gli orientali, la malinconia è un'emozione in equilibrio, come lo sono altre due emozioni; la paura (per l'elemento acqua) e la rabbia (per l'elemento legno). Queste ultime quando non sono in equilibrio diventano; per la paura: fobia d'insicurezza e paranoia e per la rabbia: dispotismo e violenza.Non è facile quindi pensare al valore "sano" della malinconia, come a quello della paura e della rabbia, che per la nostra cultura occidentale sono delle emozioni... "tabù".Dovremmo smettere di affannarci a cercare di mantenere il controllo su tutto, soprattutto su di noi, sulle nostre emozioni ..."cattive"....Sulla nostra malinconia, sulle nostre paure, sulle nostre rabbie.... Per non farle diventare tristezze profonde, fobie, violenze....Dovremmo fare lo sforzo di liberarle come fanno i bambini, che le esprimono, senza trattenerle. Lasciandole andare, lasciandoci andare.
Una bella giornata a "cuore aperto" a tutti....


